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Quella di ieri è stata una pagina storica del calcio italiano e ad averla scritta e interpretata è stata l'Unione Sportiva Lecce. Si, perché quella di ieri, sebbene le prime pagine della stampa specializzata siano concentrate sulla corsa scudetto, è senza dubbio una pagina indelebile del nostro calcio…e non solo.

Una pagina triste, senza dubbio, perché tutto ha avuto origine dalla scomparsa prematura, nella notte tra mercoledì e giovedì, dello storico fisioterapista Graziano Fiorita, da ben 26 anni al servizio dei due colori che tanto amava e difendeva.

Una Lega sorda e cinica

Ventisei anni che sono stati presi ed accantonati da una Lega sorda ed insensibile, nascosta dietro logiche assurde di calendari e ipotetici vantaggi o svantaggi nella lotta salvezza. 

Non è bastato l'intervento di un Ministro. Non è bastata l'indignazione popolare (ma ci avevano detto che il calcio è del popolo?). Alla fine il Lecce, questa Partita dei valori calpestati, l'ha giocata. E tralasciando il risultato, che in questa storia è forse la cosa meno importante, ha dato un segnale al mondo e all'Italia intera.

fiocco nero sugli spalti del Gewiss Stadium per Graziano

Una giornata surreale   

La squadra, con la speranza di un rinsavimento di chi di dovere, è partita in mattinata alla volta di Bergamo. Vani sono stati gli ultimi tentativi di rinviare ulteriormente la gara, e così si è deciso di dare il primo segnale forte e di protesta contro il comportamento becero della Lega. 

Un comunicato in cui si è messa in luce la possibilità che esista una gerarchia della morte in cui non è il lutto ad essere al centro, ma il blasone della società colpita dallo stesso. E lo sappiamo bene, il presidente lo ha ripetuto mille volte, noi del Lecce siamo soli. Soli contro tutti.

Soli, piccoli ma maledettamente orgogliosi, perché quello che è successo in campo è passato e passerà alla Storia, con la squadra che si è presentata con una maglia bianca, senza sponsor e loghi, ma con una scritta chiara: “Nessun valore, nessun colore”. 

Alla prossima pagina, la notizia arrivata in tutto il mondo →

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