Baschirotto: "Nel calcio la tecnica non basta. Scaricavo maiali? Mi è stato d'aiuto"
Il difensore del Lecce al magazine Men's Health: "Nessuno credeva in me. Ora sono in Serie A. Perchè? Forse sono intervenute delle forze esterne"
Dicono che sollevi 130 chili di panca piana. È vero? Hai qualche altro record da condividere con noi?
Arrivo anche a 140, se è per quello, ma sono numeri che non hanno importanza: non vado in palestra per sollevare sempre più chili, ma per essere sempre più all’altezza quando vado in campo.
I tuoi compagni come vedono questo tuo attaccamento al lavoro? C’è qualcuno che ti prende in giro? Che ti tratta come si fa a scuola con il “secchione” che studia sempre?
Macché. Mi chiedono come faccio ad avere un fisico così, che esercizi faccio, che cosa mangio...
Ecco, segui una dieta particolare?
La stessa di chiunque faccia sport ad alto livello: niente cibo spazzatura, niente alcol, niente zucchero, riso in bianco, molte verdure, carboidrati e proteine bilanciati.
E non sgarri mai?
Ma no, sono umano: qualche volta succede. In ogni caso dopo recupero.
Hai fatto molta serie C. Nel 2018 sei sceso in serie D: avevi già 23 anni, un’età in cui molti giocano la Champions. Hai mai pensato di non farcela?
No. E penso che questa sia la forza più grande che ho. Il 97-98 per cento delle persone si ferma alla prima difficoltà. La prima delusione li blocca, li convince di aver sbagliato strada o di non essere all’altezza degli obiettivi da raggiungere.
Io sto nell’altro 2 per cento, quello che continua a credere nelle proprie possibilità qualunque cosa accada. Io ho sempre avuto un pensiero fisso: posso farcela e devo farcela. E ce l’ho fatta: sono arrivato in serie A a 26 anni, ma ci sono arrivato. Anche se in tanti non ci credevano.