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Francesco De Pascalis, giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia, è stato ospite dell'ultima puntata di PL Talk andata in onda su Twitch. Ecco le sue parole sul presunto fallo di Dovbyk su Baschirotto, su Lecce-Roma e non solo.

Sul gol di Dovbyk

Sconfitta per il 60% meritata per colpe nostre e approccio alla partita brutto. Sull'arbitro…a me non piace l'atteggiamento, che sfiora l'arroganza, che hanno questi signori quando affrontano squadre che hanno di fronte, per portata, debiti e per popolazione, delle squadre piccoline come siamo noi.

Oggi il VAR guarda tutto, addirittura ho scoperto che il VAR va in automatico in ogni gol, anche quelli più regolari. Il VAR va e scartoffia.

Ci sono due cose da analizzare su quell'intervento vigoroso su Baschirotto e sono: il disinteressamento totale di Dovbyk per la palla. Lui guarda il difensore che si approccia a lui. 

Seconda cosa, la totale inesperienza di Baschirotto pure nel sapersi buttare, perché uno della sua stessa stazza poteva buttarlo fuori. Ma soprattutto, c'è un fallo di mano signori. La palla, una volta che Dovbyk butta via Baschirotto, prende il braccio e la indirizza verso la porta.

Indipendentemente se la sconfitta era meritata, non era meritata, ma anche quella cosa andrebbe valutata, oltre alla vigorosità dell'intervento di Dovbyk, lì c'è un fallo di mano. Perché la palla sulla mano la indirizza verso la porta. Diventa primario rispetto alla spinta.

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L'atteggiamento di alcuni giocatori

Avevamo detto che avevamo bisogno di ampie rotazioni sia sulle catene di destra e di sinistra e soprattutto dietro, sia in mezzo al campo e che servono tutti e 23 i giocatori disponibili. 

C'è un aspetto molto chiaro e secondo me importantissimo: così come ho detto che per raggiungere la salvezza è necessario che lo sgabello poggi su tutte e tre le gambe, società, tifosi e squadra, oggi lo dico chiaramente: la squadra, rispetto agli altri due campionati in cui ci siamo salvati, non gioca con il sangue agli occhi in alcuni spezzoni della partita.

Vi faccio degli esempi. Guardate gli occhi e l'atteggiamento di Guilbert alla fine della partita che si voleva mangiare il mondo, era calmo dentro di lui ma aveva un fuoco perché si vedeva che era deluso dal risultato, e guardate l'atteggiamento di Ante Rebic. 

Il che non vuol dire nulla, ma vi faccio un altro esempio lampante che lo stesso Baschirotto, che si sente che non è in forma come negli altri anni, non è quello che urla, che incita e che da la carica. 

Quello che ha fatto sempre della sua personalità, quello che era partito dalla promozione…serve lottare in ogni partita, essere vivi in ogni momento della gara. Più ci avviciniamo al termine e più dobbiamo essere cani per portare il risultato alla fine. 

Non mi piace che Falcone se la prenda con Ramadani, che è stato bravo, perché quello che ha fatto Falcone nei confronti del compagno è come quando Ramadani mandò a fan**lo l'allora Gotti. 

Cosa serve ora?

Servono 22 gladiatori con il sangue agli occhi che combattono partita dopo partita per raggiungere la salvezza. Noi continuiamo ad essere fuori dalla zona pericolo ma siamo lì. Se noi non riprendiamo quella base fondamentale che è la voglia di salvarci, è li che la vedo dura. E' li che sono un po' scoraggiato. A me non me ne frega niente che abbiamo perso con la Roma, ci sta.

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