Sticchi: "Concentrati su obiettivo salvezza. Difenderò il Lecce da tutto, anche dal fuoco amico”

Intervistato in esclusiva a La Gazzetta del Mezzogiorno, il numero uno dei giallorossi ha trattato numerose tematiche, come quelle relative allo stato di salute del gruppo ed i lavori per la copertura del Via del Mare
Un calendario difficile?
Non credo ad una simile chiave di lettura. A rendere più o meno delicata una partita contribuiscono numerosi fattori, molti dei quali dipendono dal momento in cui si sfida una formazione.
Bisogna dare tutto in ogni singolo match. Piuttosto, mi rammarico di certe anomalie del calendario. Come il fatto che troppo spesso siamo chiamati a giocare nella serata di venerdì o che solo una volta abbiamo affrontato una compagine che disputa le coppe, pochi giorni dopo essere scesa in campo in Europa. Ad alcune pericolanti è accaduto in sei-sette circostanze.
Il ruolo dei tifosi in questo sprint finale
Saranno fondamentali, come sempre. Lo stato d'animo della “piazza” può trascinare la squadra dandole grande aiuto, a patto che sia quello giusto.
Poi continua:
Bisogna nutrirsi dell'energia che questa moltitudine di persone ci trasmette ed ovviamente dare anche il giusto peso alle critiche costruttive, nessuna attenzione merita una piccolissima frangia di disfattisti e complottisti che nelle difficoltà cercano di ritagliarsi uno spazio.

Si sente amareggiato?
Ogni giorno sono circondato dall'affetto della stragrande maggioranza dei tifosi, in qualunque posto d'Italia io mi rechi. In tantissimi mi dimostrano vicinanza e stima. È una riconoscenza che amo condividere sempre con i miei soci, con l'ottimo Pantaleo (Corvino ndc), e tutti i dirigenti e collaboratori.
Non sono amareggiato, sono concentrato perché sento addosso, ormai da 10 anni, il peso di questa enorme responsabilità. Mi creda non è facile, in serie A, dover difendere il Lecce da tutto ciò che può danneggiarlo. A volte mi e ci tocca farlo anche rispetto al fuoco amico.