Balthazar Pierret: il giramondo mancino con la costante voglia di progredire
Il racconto del percorso che il nuovo centrocampista giallorosso ha fatto per arrivare oggi nel Salento e in Serie A
/
In merito alla qualità offerta in campo da Balthazar Pierret lo scorso anno è arrivata anche una ‘certificazione’ di Foot National, il quale ha permesso ad ogni allenatore di ciascuna squadra partecipante alla Ligue 2 di poter assegnare dei punti ai migliori talenti della lega appartenenti ai team avversari. Ebbene, il mediano ora al Lecce ha chiuso la graduatoria al 4° posto, ottenendo ben 14 punti complessivi. Non male per un elemento di un roster retrocesso in terza serie.
La chance di Lecce per Balthazar Pierret è fondamentale per la sua carriera, quasi un punto di svolta definitiva verso l’affermazione. E’ lo stesso mediano francese a confessarlo:
Il mio passato da giramondo mi ha fatto venire voglia di firmare per una squadra italiana. Inizialmente, essendo in scadenza di contratto, cercavo opportunità in Francia, poi mi è arrivata un’offerta dal Lecce. Mi sono detto che la Serie A sarebbe stata adatta al mio stile di gioco, che la qualità della mia vita avrebbe avuto un incremento - perché a 24 anni conta quella - e che la sfida sarebbe stata entusiasmante da accettare. Questo sarà un altro passo nel mio progresso! L’Italia per me sarà una scoperta’.
La rivelazione del suo ingaggio al Lecce nel corso della stagione appena conclusa in realtà lo ha liberato mentalmente e gli ha permesso, soprattutto sul finale di campionato, di prodursi in un aspetto del gioco che non è propriamente nelle sue corde: quello offensivo. ‘Penso che tutto sia legato al mio acquisto per il Lecce per la prossima stagione. Mentalmente sento di avere un peso in meno e questo mi permette di sviluppare altre qualità e ampliare la mia tavolozza. Ho scoperto nuove sensazioni nelle ultime settimane.
Ci sono degli obiettivi, certo, ma, nella costruzione delle azioni sento di servire la squadra più che in passato perché riesco a proiettarmi meglio in avanti. Prima restavo in un ruolo, tra virgolette, più ingrato, dove difendevo molto, oggi cerco di coniugare questo con un apporto offensivo
svela in un’intervista a Ligue2.fr.