Balthazar Pierret: il giramondo mancino con la costante voglia di progredire
Il racconto del percorso che il nuovo centrocampista giallorosso ha fatto per arrivare oggi nel Salento e in Serie A
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Quale numero di maglia avrà Pierret al Lecce?
In carriera, il mediano francese ha indossato i numeri 8, 18 e 34, ma soprattutto il numero 4, il quale lo scorso anno era libero dopo la cessione in prestito di Maleh all’Empoli. Vedremo cosa accadrà con il ritorno alla base del centrocampista marocchino.
Le curiosità attorno a Pierret
Eccovi accontentati: è un amante, fin da piccolissimo, della musica rap; il suo mantra è il kaizen, composizione di due termini giapponesi: kai (cambiamento, miglioramento) e zen (buono, migliore), e significa ‘cambiare in meglio, miglioramento continuo’; il suo motto, invece, è ‘il successo è la somma dei piccoli sforzi ripetuti ogni giorno’.
Con l’arrivo di Pierret, il Lecce allarga, di fatto, lo ‘zoccolo duro’ francese in squadra ma, soprattutto, acquisisce un elemento importante in ottica futura. Balthazar, dopo un naturale e doveroso periodo di ambientamento, può dare spazio alle sue peculiarità e rendersi utile per i compagni. Se imparerà a mantenere alta la concentrazione per tutti i 90 minuti e alzare il suo raggio d’azione ai ritmi e agli spazi del calcio italiano, potrà crescere molto e diventare anche il classico giocatore ‘tutto corsa e polmoni’ che tanto è amato dai sostenitori salentini. In più, si è già fatto le ossa nelle categorie inferiori di mezza Europa, per cui può portare con sé le migliori esperienze della sua carriera per fonderle e proporle in quello che è il climax della sua vita calcistica.
Non vediamo l’ora di vedere cosa è in grado di fare. E, secondo noi, anche lui.
Bienvenue, Balthazar!