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David Limia, scout del mondo calcistico francese, ha analizzato oltre 1000 minuti di gioco di Balthazar Pierret e ha stilato una lista di punti di forza e di debolezza del mediano transalpino: in fase di possesso, Pierret dimostra una validissima consapevolezza tattica e sa trattare il pallone, prendendo decisioni veloci ma sempre piuttosto azzeccate; ha un buon campionario di passaggi (sia brevi, sia medi sia di lunga gittata), sa amministrare il possesso in modo da rompere le linee di prima pressione e contemporaneamente di proteggerlo dagli strali avversari, nonché dominare nel gioco aereo. 

Di contro, deve migliorare l’utilizzo del piede debole e migliorare sulle conclusioni a rete. In fase di non possesso, invece, ha un buon tackle, sa uscire forte in pressione, così come giocare d’anticipo cercando di interrompere le trame offensive avversarie a centrocampo; nei duelli uno contro uno sa far valere una certa prestanza fisica, così come sul piano aereo (come già detto); purtroppo, però, dimostra uno scarso senso della posizione se sale eccessivamente in pressione, perdendo quindi sia terreno sia le fila dell’assetto difensivo e peccando di concentrazione nei minuti finali, quando le sbavature difensive devono essere ridotte al minimo. 

La posizione in campo per la quale Pierret potrebbe esprimersi al meglio è probabilmente quella del centrocampista box to box, in quanto potrebbe massimizzare l’impatto degli aspetti positivi del suo gioco e minimizzare le lacune finora espresse. Probabilmente, si esprime meglio in fase di possesso, visto che sembra essere adatto ad ottenere il controllo della sfera e avviare il contropiede. 

Pierret ha un’estrema predisposizione al gioco di squadra associativo, ovvero fare da ‘collante’ fra difesa e centrocampo e rendersi utile all’impostazione grazie alla sua consapevolezza tattica e alla capacità di intraprendere le giuste scelte di giocata. E’ molto forte sui passaggi brevi e sullo smistamento del pallone, che ama giocare – anche rapidamente - secondo le linee della verticalità e quindi sempre verso il reparto offensivo. 

Non disdegna, però, le ‘sventagliate’ verso il fronte opposto del campo per cercare di superare le linee di pressione e nel contempo scaricare il pallone verso le catene esterne. Sa, inoltre, servire efficacemente il pallone fra gli spazi, permettendo ai compagni di viaggiare verso la porta avversaria sfruttando i varchi nelle difese, anche con precisi tocchi di prima.

Se pressato, Pierret riesce ad andare via con una buona velocità di base palla al piede in modo da rompere la prima pressione. E’ bravo nel controllo, nonostante le lunghe leve, ed esprime una valida tecnica.

Sul piano offensivo, sa proporsi con esuberanza, specialmente sui calci piazzati, dove può far valere il gioco aereo. Su quello difensivo, invece, prova sempre ad interrompere le linee di passaggio, spezzando i tentativi delle squadre avversarie che prevedono lo sfondamento verso la porzione centrale del campo.

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