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L'allenatore più “corviniano”

Sinisa Mihajlovic. Arrivò dopo Prandelli e quindi condannato a un confronto complicato. La seconda parte del campionato la fece benissimo, al punto che lo cercò con insistenza l’Inter. 

Fu fantastico, disse “vado via solo se ho il consenso di Della Valle”. Non lo lasciarono andare e rimase senza fare storie. In seguito le cose non girarono più tanto bene... Sinisa era potenzialmente il mio ideale. Possedeva cultura del lavoro, onestà, personalità.

Mihajlovic

Scontro con un allenatore?

Due volte, ma non ne parlo. I panni sporchi...Con uno in particolare mancò il feeling, avevamo idee opposte sul lavoro e sul concetto di forza. E qui mi fermo.

Su Thiago Motta

Innovativo. Ha idee, non segue codici nell’interpretazione delle due fasi e non guarda in faccia a nessuno. Alla Juve come a La Spezia e a Bologna.

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