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Centrocampisti

Alexis Blin 8

Capitano, leader, regista, mezz’ala ed all’occorrenza anche difensore centrale. Se c’è qualcosa da fare, state tranquilli che Alexis Blin non si tira indietro. Giocatore totale e presenza fondamentale nello spogliatoio, con lui in campo da titolare il Lecce ha cambiato volto per tre stagioni di fila. E no, non può essere solo un caso.

Ylber Ramadani 7.5

Anche per lui è necessario tenere conto che quella appena trascorsa era la sua prima stagione in Serie A. Dover sostituire Hjulmand non era un compito facile, ma il centrocampista albanese lo ha svolto in maniera impeccabile, mettendo le sue caratteristiche al servizio della squadra. La domanda che ci poniamo è soltanto una: quanto polmoni ha Ylber?

Joan Gonzalez 5.5

Alla sua età, dopo un anno di Serie A, ci aspettavamo sinceramente qualcosina in più. Da titolare non è quasi mai riuscito a brillare, mentre è stato più decisivo a partita in corsa, dando a volte la scossa in alcune gare bloccate. Le qualità ci sono ma è arrivato il momento di metterle in mostra.

Mohamed Kaba 6

L’impressione è quella di aver visto solamente una parte delle enormi potenzialità delle quali dispone il centrocampista francese. Lo attendiamo per il prossimo anno, nella speranza che recuperi al meglio dal brutto infortunio che ce lo ha tolto da marzo in poi.

Hamza Rafia 6.5

Prima stagione vera in Serie A per lui. Ha giocato in più ruoli e li ha interpretati tutti con le sue caratteristiche. Alcune volte è troppo innamorato del pallone, ma ha colpi e visione da grandissimo giocatore. Merita un’altra chance con addosso questa maglia.

Medon Berisha 6.5 

Ha giocato poco, eppure ha lasciato intravedere potenzialità molto interessanti. Si è presentato con un tiro da 50 metri in Coppa Italia contro il Parma e, nelle ultime giornate di campionato, ha giocato sia da centrale di centrocampo che da trequartista. A Gotti piace e si vede.

Remi Oudin 6.5

Croce e delizia di questa squadra. Nessuno dispone della precisione e della qualità con la quale lui scodella sulla testa dei suoi compagni palloni che devono solo essere spinti in porta. Non è però costante ed in alcuni casi pare troppo superficiale nelle giocate. Deve aumentare i minuti nei quali è dentro la partita, solo così può risultare davvero determinante per la squadra. 

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