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L'ex attaccante giallorosso e Campione del Mondo Pedro Pablo Pasculli ha rilasciato un'intervista in esclusiva sul portale VoceGiallorossa.it, dove ha parlato della partita in programma sabato sera tra Lecce e Roma.

Il momento del Lecce

Il Lecce in casa è forte, espugnare il Via del Mare non è facile per nessuno, nonostante la vittoria interna nel nuovo anno manchi ancora. La sosta ha aiutato la squadra a ricaricarsi mentalmente per ripartire. 

Qualcuno è andato in Nazionale ma, complessivamente, quasi tutto il gruppo è rimasto a disposizione. Giampaolo però dovrebbe rinforzare la difesa, soprattutto dopo aver perso 4 partite di fila. A sinistra, ad esempio, Gallo ha dimostrato qualche lacuna, passare al 3-5-2 potrebbe aiutarlo. 

Mi aspetto anche i rientri di Gaspar e Banda. Il Lecce ha dimostrato di meritare la permanenza nella massima serie, è superiore rispetto alle squadre con cui è in lotta. Serve più cattiveria nei dettagli, nei momenti chiave della partita.

lecce-fiorentina banda parisi

L'andamento della Roma nel girone di ritorno

La Roma merita il massimo rispetto perché ha tanta qualità, è in grande salute e va a caccia di punti per l'Europa. L'assenza di Dybala però sarà pesante. Paradossalmente, temo di più...il Venezia, prossimo avversario del Lecce. 

Dico questo perché i veneti sono cinque punti sotto Baschirotto e compagni, una sconfitta contro di loro sarebbe pesante. Sono sicuro però che il Lecce possa fare bene contro la Roma, anche batterla. Sicuramente quattro punti nei prossimi 180' sarebbero oro.

Su Krstovic e Dovbyk

L'attaccante ogni volta che non segna viene criticato. Stanno facendo bene, non è facile segnare con regolarità in Serie A. Krstovic andrebbe aiutato di più, l'inserimento di Pierotti sarebbe importante per lui. Il montenegrino a volta arretra troppo, invece dovrebbe stare più vicino alla porta. Stesso discorso anche per Dovbyk.

I ricordi legati alla Roma

Sono legato a entrambe le reti contro i giallorossi perché furono importanti per la nostra classifica, anche se la partita più famosa rimane quella in cui non segnai, il 2-3 all'Olimpico nel 1986 che costò lo scudetto alla Roma. 

Mi procurai il rigore del pareggio. Noi eravamo spacciati e retrocessi, eppure riuscimmo a vincere contro una squadra piena di campioni, non a caso si parla ancora oggi di quella giornata. L'unico successo del Lecce in casa dei giallorossi. Fu un'impresa, non a caso il calcio è bello anche e soprattutto per questo.

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