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Sul percorso di Rafia

Il giocatore racconta cosa ha significato per lui la gavetta, passando dalla Juve alla Serie C, e poi di nuovo in Serie A con il Lecce.

Passare dalla Juventus alla Serie C con il Pescara è stato difficilissimo. Per me era una sconfitta, nessuno mi voleva. Ho anche cambiato procuratore. Quindi sono andato al Pescara ed ho fatto tre-quattro mesi ed è andata benissimo. Poi il direttore Corvino mi ha dato tanta fiducia, e adesso che ho avuto questo momento di "sconfitta" mi sento ancora più forte.

Sulla sua maturazione calcistica

Dopo un anno di ambientamento nel Lecce, il giocatore parla della stagione attuale.

Siamo ad un bel punto. L'anno scorso era di ambientamento, perché passare dalla C alla A non è facile, neanche a livello mentale. Quest'anno sto giocando anche tutte le partite dall'inizio e questo mi aiuta a livello fisico, perché posso giocare novanta minuti.

lecce-empoli rafia

Sui pochi gol

Partendo dal gol contro la Fiorentina, l'unico fino ad ora in maglia giallorossa, viene fatta una riflessione sul dover migliorare in questo aspetto del suo gioco.

E' vero, anche il mister me lo ha detto. Il calcio adesso è anche fatto di numeri e statistiche. Ma gli assist li faccio, i compagni non fanno gol (ride, ndr). Però si, devo tirare di più, anche perché io penso solo a far giocare gli altri. Mi fa piacere far segnare gli altri, però si, devo tirare di più.

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