Giampaolo a Radio Serie A: "Io allenatore non capito? Non voglio alibi. Ecco perché alleno"
Durante la lunga intervista rilasciata a Radio Serie A dal tecnico dei giallorossi, si è parlato di numerosi temi
La differenza più grande
Praticamente è diventato un uno contro uno con poca poca collaborazione tra i calciatori, ma molto spirito individuale. La fisicità ha un suo perché, perché comunque questi uno contro uno li devi sostenere.
Le squadre provano a giocare tutte. Anche rispetto a qualche anno fa i portieri giocano molto di più, quest'uomo in più viene ricercato appunto attraverso l'impiego nel gioco da parte del portiere perché poi quando si determinano tutte coppie l'uomo libero è il portiere e quindi è chiamato in causa.
Son cambiate tante cose, una verità assoluta non c'è, non esiste, ognuno ha la sua verità ma in realtà non c'è.
Sulla capacità di sapersi adattare
E' importante sapersi adattare. Sicuramente sì, è importante riconoscere quali sono le peculiarità, le caratteristiche della tua squadra. Ed è anche importante farsi meno problemi, nel mio caso (ride, ndr).
Meno sai meglio stai. Nel senso che meno esigenze tu hai con te stesso, perché magari cerchi di pesare tutte le cose, di dare una spiegazione a tutte le cose, di rendere una spiegazione a calciatori. Questo ti porta ad un carico cognitivo anche stressante.