Il Lecce c'è! Avviso alla serie A ed anche agli arbitri: si lotterà fino alla fine!
Una sfida che ha tenuto tutti col fiato sospeso. Tre punti d’oro conquistati contro tutto e tutti
La gara
L'interpretazione della gara è stata una via di mezzo tra il Lecce dei primi venti/venticinque minuti contro l'Atalanta, nei quali ha pressato ferocemente in avanti, patendo poi sotto il profilo fisico e quello visto a San Siro che ha atteso per ripartire.
Stavolta la squadra pur non disdegnando la pressione alta, l'ha utilizzata ad intermittenza, sempre attenta a non perdere le distanze tra i reparti e con uno sguardo alla tenuta atletica, sicuramente migliore di quella di quindici giorni fa, ma sicuramente non ancora al top. Il Lecce nel complesso è piaciuto sia nel primo che nel secondo tempo, nonostante l'inferiorità numerica dovuta all'inspiegabile espulsione di Dorgu, episodio sul quale torneremo.
Nel primo tempo c'è l'azione che potrebbe indirizzare sin da subito la gara: Krstovic prima ruba palla, si presenta da solo, in corsa davanti al portiere avversario, ma non capitalizza perchè nel tentativo di dribblare l'estremo difensore perde il tempo per la conclusione.
Paga il clamoroso errore per una decina di minuti a livello mentale, ma poi si scuote e ricomincia a macinare gioco, fino alla deviazione vincente dopo un assist di testa di Gaspar su cross di Oudin. Il Lecce potrebbe raddoppiare in altre occasioni ma non trova il gol, mentre il Cagliari di rimessa è pericoloso in una sola occasione.