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Dopo una settimana sanguinosa, dopo una partita da dimenticare (persa sei a zero in casa contro la Fiorentina) si è rivisto un Lecce in ripresa, almeno mentale e fisica, sul campo della capolista Napoli.
Non era scontato viste le premesse e per nulla facile presentarsi al Maradona e disputare una gara dignitosa, non soltanto per il pregresso ma anche per gli indisponibili (tanti), quindi per l'organico ridotto e considerando la partita importantissima che martedì vedrà i salentini affrontare il Verona al Via del Mare.
 

Gotti, un po' per necessità ma anche per scelta, ha optato per il 4-3-3 con Palmard al posto dell'infortunato Guilbert basso a destra, la coppia Gaspar e Baschirotto davanti a Falcone e Dorgu in sostituzione dello squalificato Gallo, basso a sinistra. I tre di centrocampo hanno visto Ramadani nel suo ruolo di regista arretrato con Coulibaly e Rafia mezz'ali, mentre in avanti un ritrovato Banda a sinistra, Krstovic al centro e Pierotti a destra. 

Sistema di gioco con il 4-3-3 dicevamo che in fase di non possesso si trasformava in un 4-5-1, così come accade a tutte le squadre che optano nell'adottare questo sistema di gioco. I tre centrocampisti hanno permesso alla squadra di rimanere compatta, quasi impenetrabile; il Lecce ha preferito aspettare il Napoli senza pressare per poi ripartire in velocità e, grazie a Banda, ma anche a Krstovic, è riuscito a mettere paura ai padroni di casa. 

lecce-napoli banda

Ricordiamo ad esempio una discesa fulminante del montenegrino che ha servito Pierotti con tiro di quest'ultimo ribattuto, azione che poteva concludersi meglio. In mezzo tante discese di Banda, praticamente imprendibile per la difesa napoletana, con sovrapposizioni di Dorgu sempre pericolose. 

Il primo tempo è stato migliore del secondo, in quest'ultimo probabilmente da un lato la pressione dei padroni di casa, dall'altro un po' di paura, hanno consentito agli uomini di Conte di venire a giocare un po' troppo vicini all'area di rigore giallorossa. Troppi i tiri concessi dalla bandierina ed alla fine su uno di questi una carambola con zampata vincente di Di Lorenzo, ha sbloccato la partita. Delusione? Sicuramente tanta, però contrariamente alle altre occasioni, il Lecce si è rialzato ed ha reagito, atteggiamento più unico che raro fino ad oggi. 

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