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L’Atletico Madrid poi uscirà nei quarti di finale a causa della sconfitta rimediata contro il Chelsea. ‘Tete ha alcune somiglianze con Carrasco. È verticale, fortemente offensivo e ha grinta’, svela Rayco, uno dei preparatori fisici che ha l'Atlético Madrid nelle categorie giovanili e uomo di fiducia di Morente nei suoi anni biancorossi.

Con l’esperienza maturata nell’ultima annata, è lecito per Morente chiedere di avere più spazio e più considerazione. Ciò si realizza in parte, visto che agli albori della stagione 2015/2016 fa parte in pianta stabile della squadra B dell’Atletico Madrid (con la quale incamera 22 presenze – delle quali 7 da titolare – e mette a segno 2 gol) ma non sfonda e quindi non riesce ad arrivare in prima squadra. Per lui è un rimpianto notevole, nonostante l'esperienza si riveli utile. 

È stato fantastico essere in un club così grande. Allenarsi con il Cholo Simeone e con giocatori che erano tra i migliori al mondo, come Fernando Torres e Griezmann, era meglio di quanto sperassi. Mi sono allenato con loro molte volte. Viaggi con la prima squadra sullo stesso aereo. Giochi la mattina. E nel pomeriggio vai allo stadio a vedere la prima squadra.

A fine stagione Tete Morente viene così ceduto all’Atletico Baleares, compagine militante nella Segunda Division B (l’equivalente della nostra Serie C). Per lui, un contratto di un solo anno. Inizialmente, trova la sua dimensione ed è titolarissimo nel 3-4-2-1 di Christian Ziege, concedendo addirittura due assist nelle prime tre giornate e successivamente realizza un gol all’Eldense in un roboante 0-5. Poi, si eclissa lentamente e trova sempre meno spazio, fino a non essere più convocato sul finale di stagione: poco male a livello di squadra, però, perché il Baleares viene promosso. 

Sul piano personale, invece, la storia è ben diversa: nell'ultimo mese rimedia un infortunio, proprio quando manca una sola partita di campionato per il rinnovo contrattuale automatico.

E’ l'inevitabile preludio ad un altro cambio d’aria: il 9 Luglio 2017, Tete Morente firma (da svincolato) un contratto di 4 anni con il Gimnastic Tarragona, società militante nella Segunda Division. Purtroppo, per l’ala spagnola è una parentesi a corrente alternata - addirittura, in inverno si vocifera un suo trasferimento in prestito al Maiorca, per crescere, ma l’eventualità non si verifica - nella quale dà spazio a buonissime prove (come quella contro il Lugo, a cui rifila uno dei due gol del campionato, oppure come quella contro il Rayo Vallecano, la cui sfida è vinta fuori casa per 2-3 con un assist da lui concesso per il gol d’apertura del compagno di squadra Maikel Mesa) ma anche a blackout piuttosto preoccupanti (una squalifica per somma di ammonizioni e qualche convocazione saltata, perlopiù per scelta tecnica). 

Al curriculum si aggiunge, in quell’anno, la sua prima presenza nella Coppa del Re: l’esito è nefasto, visto che dopo 120 minuti il Gimnastic cede il passo al Lugo ai rigori per 2-4 e va fuori dalla competizione.

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