Caduta e ascesa dell'Unione Sportiva Lecce: dalla doppia retrocessione a modello
Dalla doppia retrocessione agli anni nefasti della C, per poi tornare su e diventare un modello di società sostenibile
Ritorno in paradiso
Arrivati in B, i sogni e le speranze dei giallorossi si riaccesero. Squadra rivoluzionata con gli arrivi di Vigorito, Lucioni, Meccariello, Venuti, Falco, Petriccione, La Mantia. Nomi che si legheranno in maniera indissolubile ai colori giallorossi.
La stagione parte con un tre a tre contro il Benevento, dopo essere stati sopra di tre reti. Contro la Salernitana stessa storia. Pareggio al 90esimo. Poi si comincia ad ingranare vincendo contro il Venezia.
La stagione è un'incredibile cavalcata verso il secondo posto. Una partita in particolare segnò quella stagione. Lecce-Brescia del 28 aprile 2019. Il Brescia di Corini lanciatissimo, primo in cadetteria, contro l'outsider Lecce. Una squadra che giocava un calcio bellissimo. Poi il Palermo, che seguiva a pochi punti di distanza.
Al minuto 80, l'uomo del destino si chiama Andrea Tabanelli. Un'azione ragionata del Lecce da sinistra verso destra. Poi un cross basso lo mette solo davanti alla porta. Lui calcia e segna.
Showtime. Un momento in cui nella testa dei tifosi giallorossi saranno passati tutti i momenti salienti dalla doppia retrocessione agli anni della C. Un momento in cui per la prima volta un pensiero fisso, ma mai detto ad alta voce, sembrava concretizzarsi. Serie A.
Sembrava fatta, ma il Padova rovinò la festa. Era solo questione di tempo, bastava vincere contro lo Spezia. In un clima di festa, misto a timore di perdere qualcosa di così importante, in 25 mila si presentarono al Via del Mare.
Prima Petriccione e poi La Mantia portano il risultato sul due a zero. I liguri accorciano e cercano di buttare la palla in mezzo per l'ultima preghiera al 96esimo. Vigorito prende il pallone. Lo abbraccia. E' il pallone della promozione. Triplice fischio. E' l'11 maggio 2019. Sono le ore 16.59. Il Lecce torna in Serie A.