Caduta e ascesa dell'Unione Sportiva Lecce: dalla doppia retrocessione a modello
Dalla doppia retrocessione agli anni nefasti della C, per poi tornare su e diventare un modello di società sostenibile
Dal paradiso alla B, per poi tornare in Serie A e..
Il primo anno di Serie A dopo 7 anni di assenza non è fortunato. Il Lecce lotta ma si torna in B all'ultima giornata contro il Parma di D'Aversa. E' anche il periodo della pandemia e la squadra non può contare nemmeno sul supporto dei tifosi.
Nel frattempo però, si inizia a fare la storia. 18.662 abbonati ed un primo restyling del Via del Mare. A fine anno, si ripartirà dalla B con Corini e non solo.
In Serie B il Lecce ritroverà Pantaleo Corvino. Con lui partirà la rivoluzione tecnica della squadra. “L'ultimo volo” di uno dei migliori direttori sportivi italiani. Un uomo legato alla sua terra ed ai colori giallorossi che prenderà il settore giovanile salentino e lo rivolterà come un calzino in pochi.
Il resto è storia recente. Il Lecce ci rimetterà due anni a tornare in Serie A con Baroni. Da questo momento, il club di Sticchi Damiani inizierà ad alzare la cosiddetta asticella anno dopo anno.
Si raggiungono due salvezze incredibili, si vede un Campione del Mondo indossare la casacca giallorossa, si battono record di abbonati e ci si afferma come modello di calcio serio e sostenibile, puntando anche su un settore giovanile che farà da serbatoio alla prima squadra.
Ogni anno, Sticchi Damiani e soci cercano di metterci qualcosa in più, tassello dopo tassello. Dal settore tecnico alle strutture. Ora godiamoci il percorso che questa società visionaria ci sta facendo vivere. Chissà domani dove potremmo arrivare. Ma per arrivarci, il Lecce ne ha passate tante.