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Altra sconfitta, stavolta di misura (1-0) maturata in Friuli, contro l'Udinese. Una prestazione offerta dal Lecce che non ha convinto dal punto di vista della manovra e neanche della conduzione.
Purtroppo è un avvio di campionato che va così: le idee, la intuizioni, la regia che in questo momento conduce il Lecce, non è lucida. Le scelte non pagano.

Può essere responsabilità degli ultimi, folli, tre minuti giocati contro il Parma? Quei due gol pesano ancora nella mente dei giallorossi? Possibile. 
Quello che vediamo oggi è una squadra che tra mille difficoltà ha paura di sbagliare, fa il compitino anche se con dedizione, ma non “fischia”. E' piatta, non ha lo spunto, non la giocata, non la spavalderia di chi vuole emergere. Il fatto che nonostante i tiri (spesso forzati) e le soluzioni offensive non si riesca a segnare non aiuta i calciatori ma almeno dovrebbe aiutare nelle decisioni Gotti. Dopo alcune partite di campionato chi decide deve rendersi conto quando le sue scelte non stanno pagando e dovrebbe avere la forza di auto correggersi. Mica facile, ma confidiamo nell'intelligenza del tecnico.

Probabilmente la rosa che ha a disposizione non gli piace, visti gli stravolgimenti tattici che di volta in volta propone, per non parlare dei ragazzi in panchina che non hanno visto il campo neanche per una manciata di minuti. Come fa a scoccare in loro la “scintilla” di cui ha parlato nell'ultima conferenza stampa se questi si allenano ben sapendo che non vedranno mai il campo? Non lo sappiamo.

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