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Chi è Luis Hasa

Hasa nasce il 6 gennaio 2004 a Sora, un piccolo comune di circa 35 mila abitanti in provincia di Frosinone, che tra gli altri ha dato i natali ad un certo Vittorio De Sica, ma anche all'ormai ex Lecce Giacomo Faticanti.

Luis è figlio di Arben e Naiada, famiglia di origine albanese ma trasferitasi in Italia nel 1993. La sua è una famiglia numerosa composta da sei fratelli e due sorelle. Poco dopo la nascita di Luis, la famiglia si sposta ad Asti.

Luis Hasa

Viene individuato dallo scout della Juventus Marko Burbelo a soli sette anni. E' l'inizio di una storia che durerà 12 anni. Come si legge da un articolo risalente al 2023 del giornale albanese Panorama, la sua non è per niente un'esperienza facile, anzi, fatta di tanti sacrifici da parte sua e della sua famiglia:

Luis partiva tutti i giorni prima delle 7 e tornava la sera, ma sempre con il sorriso e negli anni, insieme ad altri ragazzi bianconeri della zona, prendevano il pullman del club all'uscita dell'autostrada di Asti. Ogni anno, per 11 anni, Luis e la sua famiglia percorrevano più di 40mila chilometri all'anno solo per andare ad allenamenti, partite e tornei.

Un infanzia dunque, non priva di sacrifici per il giovane talentino italiano. Un talento notato anche da Francesco Totti, che lo ha contattato personalmente invitandolo a Roma per farlo entrare nella CT10, la società di consulenza sportiva nata proprio dalla volontà dell'ex capitano giallorosso. Insomma, una chiamata non da poco per il calciatore classe 2004.

Momenti salienti della carriera

La sua carriera dunque, si è svolta interamente alla Juventus, dove ha fatto tutta la trafila delle giovanili. Non solo, perché un talento simile ha attirato anche la Nazionale italiana, giocandoci dalla Under 18 in poi, nonostante goda del doppio passaporto. 

In primavera ha giocato 64 partite siglando 10 reti e smazzando 12 assist, mentre in Youth League ha collezionato ben 13 presenze segnando anche quattro reti.

Nel luglio del 2023, ha giocato e vinto l'Europeo Under 19, dopo aver battuto in finale il Portogallo. Convocato da Alberto Bollini, non solo ha fornito ai compagni quattro assist, tra cui quello a Kayode che è valso la vittoria finale, e segnato un gol, ma è stato anche eletto miglior giocatore del torneo. Un riconoscimento non da poco.

Un giocatore così non può però rimanere in Primavera. Infatti, la stagione passata, quella 23/24, la gioca da titolare in Serie C nella Juve Next Gen, mettendo a segno due reti e ben sei assist, tanto da essere considerato "Duttile e imprescindibile per la squadra allenata da Montero”.

Un gioiellino che viene addirittura convocato da Allegri in prima squadra, non riuscendo però ad esordire nelle due occasioni in cui è stato presente in panchina, ovvero in Serie A contro il Sassuolo ed in Coppa Italia contro il Frosinone.

Le sue qualità non sono rimaste inosservate nemmeno fuori dalla penisola italiana. Sul giocatore infatti, si era palesato l'interesse del Borussia Dortmund. Nel suo ultimo periodo alla Juve il calciatore, in scadenza nel 2025, ha rifiutato il rinnovo fino al 2027. 

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