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Sviluppo e finalizzazione della manovra

Una volta costruita l’azione dal basso, lo sviluppo prosegue cercando il trequartista, ed in particolare Daniel Maldini. Il figlio d’arte dà pochi riferimenti ai suoi marcatori ed ama ricevere la palla a centrocampo per poi risalire il campo grazie alle sue grandi conduzioni ed infatti i dati parlano chiaro: 198 tocchi a centrocampo contro i 204 nella trequarti avversaria, e stiamo parlando di un trequartista, quasi una seconda punta… 

Questo movimento del trequartista, a ricevere basso, lontano dalla porta avversaria e spesso dandole le spalle, è una costante tattica dei biancorossi lombardi, che altro non serve se non per l’inserimento degli esterni di centrocampo, che attaccano fortissimo lo spazio della trequarti dall’esterno, per poi rifinire l’azione con un cross; il Monza, infatti genera circa 18 cross a partita, meglio di lei solo Atalanta, Inter e Lazio. Grande contributo viene fornito alla manovra anche dall'attaccante, il gigante Đurić, che come il compagno di reparto Maldini, si abbassa molto -168 tocchi a centrocampo contro i 90 nella trequarti offensiva- venendo tanto incontro al pallone per svuotare lo spazio centrale che immediatamente viene riempito per il cross che giungerà dalla fascia.                                                                                                                                                                                 

L'opzione del cross è infatti la rifinitura prediletta dal Monza, che attacca l’area di rigore con tutti gli elementi offensivi ed anche inserendo l’esterno opposto, ma anche piazzando ai limiti di questa i due mediani che possiedono entrambi un discreto tiro, soprattutto Bianco che vanta già 15 tiri, con un xG di 1.4.  

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