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I talenti da seguire

Non è il caso di dare giudizi affrettati dopo un’amichevole a luglio con il Monopoli, tuttavia la classe di alcune new entry è palese. Impressionante il debutto televisivo in giallorosso di Olaf Gorter, centrocampista olandese nato nel 2005 e prelevato dall’Ajax.

Persino il telecronista è rimasto esterrefatto, a tal punto da citare Hjulmand all’ennesima giocata brillante. Gorter è il nuovo Hjulmand? Sicuramente occupano la stessa zona di campo, anche se le caratteristiche del giovanissimo sono in parte diverse.

È un regista puro, ha una tecnica sopraffina; nella fase di costruzione di gioco ricorda più Vulturar, sembra però un giocatore già fatto, ben piazzato fisicamente. Si abbassa tra i centrali di difesa per chiedere la sfera, poi imposta o esce palla al piede con autorità. Occhio alla corvinata.

Niente male il suo compagno di reparto Niko Kovac, capitano della Bosnia U19. Dà l’impressione di essere il classico mastino del centrocampo pronto a battagliare, con la qualità giusta per fare anche l’altra fase. È un numero 6 che non disdegna fare l’8 quando la gara appare bloccata. 

Come Gorter, è un calciatore tosto e quadrato. Si tratta di un aspetto che accomuna diversi nuovi acquisti: hanno un’identità ben definita ed una struttura fisica invidiabile per la loro età. Come se fossero dei professionisti prestati al calcio giovanile.

Parlando sempre di debutti, Corvino ha messo le ali alle corsie laterali. I due terzini partiti dal primo minuto sono dei bei trenini, ovvero Ubani a destra (ex Borussia Dortmund) e Pejazic a sinistra (scuola Salisburgo).

Sfacciati al punto giusto, hanno nelle corde la spinta offensiva a grandi falcate. Difficile giudicare l’abilità nel contenere gli avversari, poiché il Lecce ha avuto il pallino del gioco, in particolar modo nel primo tempo. Lo stesso discorso vale per la coppia di centrali Pehlivanov-Pacia.

L’ultimo nuovo acquisto partito tra i titolari è Delle Monache. È il classico esterno di media-bassa statura dotato di grande estro e personalità nel puntare la difesa avversaria; da certo punto di vista un’arma a doppio taglio: probabilmente per testare il suo livello in una formazione U20, il classe 2005 ha osato tantissimo, a tratti troppo.

Marco Delle Monache

Come stile di gioco, i media nazionali lo hanno paragonato a Insigne, ci può stare; entrambi partono dalla fascia sinistra per accentrarsi andando sul destro, provando a seminare il panico con giocate nello stretto. Per fare una similitudine con giocatori visti qui nel passato tutto sommato recente, sotto certi punti di vista ricorda il Chiricò della prima fase in giallorosso.

Hanno chiuso l’undici titolare tre conferme, ovvero il trequartista Yilmaz, l’ala destra Winkelmann e la punta Kodor. Rispetto ad altri compagni non hanno impressionato, sarà che nel loro caso mancava l’effetto sorpresa.

L’ex Bayer Leverkusen, alzato dalla mediana alla trequarti, ha faticato a trovare la mattonella giusta e qualche buona visione di gioco non è stata espressa al meglio. Winkelmann e Kodor hanno svolto positivamente il loro compito, senza eccellere.

Il match amichevole, ricco di emozioni e spunti nel primo tempo, nella ripresa ha visto un calo complessivo della qualità del gioco. Ci sarà un’altra occasione per analizzare i numerosi subentri, che in larga parte già conosciamo.

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