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A centrocampo sarebbe folle vedere di nuovo la linea Marginot con tre medianacci che abbiamo visto contro il Milan. Anche perché non bisogna solo fermare il Napoli, ma è necessario anche provare a fargli male, anche solo fornendo dei palloni giocabili a quel povero Krstovic. Se questo presupposto è vero, bisognerà capire a chi affidarsi. Ramadani non è nelle condizioni migliori, contro i viola è uno di quelli che ha fatto peggio, consegnando spesso palloni semplici agli avversari. Che sia il momento di farlo riposare? 

In una situazione del genere, non sarebbe impossibile vedere una mediana con Pierret, Coulibaly e Rafia dal primo minuto. 

Anche in attacco la situazione è complessa. Rebic ha dimostrato di non riuscire a fare una fase difensiva “da Lecce” e metterlo in panchina per subentrare in corso di partita sarebbe una mossa da “nuovo Gotti”. Per questo si potrebbe cominciare con Tete Morente a destra, il calciatore giocherebbe nel ruolo per cui è stato preso inizialmente, Krstovic al centro dell'attacco e Lameck Banda schierato a sinistra. 

La formazione sarebbe dunque la seguente: Falcone; Pelmard, Gaspar, Baschirotto, Dorgu; Rafia, Ramadani, Pierret; Morente, Krstovic, Banda. 

Al di là dello schieramento e del risultato di Napoli, quello che dovrà scendere in campo è l'atteggiamento. Una vera rivoluzione in questa squadra sarebbe quella di vederla combattere nei 100 minuti di gara, cercando di rubare palloni e ripartire più alti, organizzando un pressing più asfissiante di quello che ormai non si vede più da mesi.

Il Lecce per salvarsi ha bisogno di fare il Lecce. 

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