Sticchi Damiani: "10 anni di Lecce storia bella ma non solo di calcio. Sul futuro vi dico..."
Il numero uno giallorosso, ospite della rubrica Goal Economy su Radio RDS Serie A, ha parlato degli inizi da presidente, di strutture, tifoseria e visione futura
E' una questione interessante, che merita UN approfondimento. Siamo quelli che grazie ad una grande area tecnica che ha la capacità di fare uno scouting significativo già sulle fasce giovani in tutta Europa praticamente, siamo stati quelli che più convintamente hanno utilizzato risorse dal mercato straniero anche per la Primavera.
Bisogna porsi solo il problema, e me lo sono posto, se la presenza di giocatori stranieri rappresenta un limite o un valore aggiunto per i calciatori italiani del territorio che hanno delle qualità.
La mia risposta è che nessun giocatore salentino, che è sfuggito a noi, ha avuto poi successo altrove. Quelli bravi sono stati scovati e messi in un contesto più competitivo grazie ai giocatori bravi provenienti da tutte le nazioni.
Sul nuovo centro sportivo
E' un investimento che abbiamo già fatto con l'acquisizione dei terreni. Abbiamo recentemente avuto tutti i permessi amministrativi per costruire quello che sarà un centro all'avanguardia con 8 campi e che ospiterà non solo la prima squadra ma anche le fasce più alte del settore giovanile.
Diventerà una vera e propria casa del Lecce. Ora che siamo diventati più grandi e strutturati ce lo possiamo permettere. Prima non potevamo farlo, e mi fa piacere perché per un club come il Lecce che non ha mai avuto un centro sportivo di proprietà rappresenta uno step che mi riempie d'orgoglio.
Non è più rinviabile perché il livello è talmente alto, che il giocatore che viene, la prima cosa che chiede è questa. Ogni volta mi imbarazzo a presentarmi in occasione di queste trattative nel dire che ancora non ce l'abbiamo.
La cifra? Si aggira intorno ai 12 milioni ed è un centro sportivo che verrà realizzato nel cuore del Salento, nel cuore della Grecia salentina. E' una scelta strategica perché il Lecce è la squadra del Salento, gioca le sue partite di Serie A al Via del Mare a Lecce, ma è bello che abbia la sua casa nella Provincia perché è un polmone di tifosi che ci sostengono in modo incredibile.
La normativa sugli stadi
Non c'è dubbio che che costruire uno stadio comporta una serie di discipline nazionali e territoriali che si incrociano rendendo tutto estremamente complesso.
La figura del commissario, così com'è stato ipotizzato, ha senso solo se può agire in deroga. Cioè se può utilizzare procedimenti amministrativi estremamente semplificati e derogare su alcuni vincoli che se, utilizzando la normativa ordinaria, portano a quello che è accaduto in questi anni, ovvero che l'Italia è il paese con gli stadi più vecchi d'Europa.
Sul restyling del Via del Mare e copertura
In piccolo potrebbe essere un esercizio in concreto di quello che abbiamo detto, perché in realtà siamo riusciti ad intercettare, e ci siamo impegnati molto, una quota di finanziamenti per i Giochi del Mediterraneo.
In pochi mesi, perché i Giochi saranno nel 2026, interverremo addirittura per coprire l'intero stadio Via del Mare. Sono già partite le gare e l'iter sta andando particolarmente veloce. Può essere un modello.
E' una sinergia pubblico-privata in cui la prima parte l'abbiamo gestita offrendo noi, come US Lecce, uno studio di fattibilità a nostre spese che ha rappresentato la base su cui il Commissario ha affidato gli incarichi di progettazione e poi i lavori. Ci credevamo molto e abbiamo voluto investire un po' al buio, però sembra che si stia schiarendo e possiamo regalare una casa dignitosa ai nostri tifosi.
Sui tifosi
Abbiamo quasi 22.000 abbonati, che è un numero che non esiste nella storia del Lecce, anche nelle esperienze della prima Serie A, quella del 1985, quando non c'erano nemmeno le televisioni.
Si è creata una sinergia forte tra territorio e dirigenza, attraverso una comunicazione chiara, una comune passione ed i sacrifici di tutti, non solo nostri ma anche dei tifosi. Stiamo vivendo una dimensione particolarmente stimolante.