Sticchi Damiani: "10 anni di Lecce storia bella ma non solo di calcio. Sul futuro vi dico..."

Il numero uno giallorosso, ospite della rubrica Goal Economy su Radio RDS Serie A, ha parlato degli inizi da presidente, di strutture, tifoseria e visione futura
Sul territorio e l'importanza sociale del Lecce
Abbiamo creato una sorta di costola del Lecce che fa solo attività sociale, soprattutto all'interno del territorio, ed i giocatori sono un veicolo fondamentale.
Quando firmano il contratto con l'US Lecce sanno che firmano anche un contratto con il territorio e devo dire che grazie a queste iniziative abbiamo davvero portato avanti alcune battaglie di solidarietà sociale, dall'acquisto di alcuni macchinari per le nostra ASL, ad interventi per i carcerati, per alcuni centri che svolgono dei servizi essenziali.
Davvero grandi interventi che aiutano a far crescere il territorio. In questo senso il calcio ha una potenza incredibile e va sfruttata tutta.
Le sponsorizzazioni ed il supporto del territorio
Abbiamo tante aziende del territorio che ci sostengono. La nostra maglia è composta prevalentemente da sponsor, anche quelli di maglia, che sono tutti del territorio, o in larga parte. Ed è qualcosa che ci riempie d’orgoglio. Si tratta di aziende che vanno ringraziate.
E' vero però che che la dimensione di questo supporto, perché facciamo dei facili confronti con altre società di Serie A, risente del fatto che il nostro territorio non ha eguali ricchezze rispetto ad una Serie A che è molto collocata al nord. Tanto sostegno del territorio, ma nei numeri non paragonabile ai numeri di molte altre società di uguali dimensioni del Lecce che si collocano in aree più ricche.
Sulla maglia autoprodotta con il marchio M908
C'è questa nostra idea, che poggia sull'idea di appartenenza, che abbiamo creato noi alcuni anni fa con una sigla che richiama l'anno di nascita del club, e che sta avendo un grandissimo successo.
Abbiamo dei numeri interessantissimi di vendita dei nostri prodotti, e questo è un ambito in continua crescita. Tra l'altro abbiamo comparato il dato, per dirne una, di magliette vendute con questo marchio e con quelle della precedente Serie A di gestioni non nostre, con marchi nazionali, ed il numero di maglie vendute è pari al triplo.
Il calcio in Puglia
Da pugliese, quello che sta accadendo a Taranto mi rammarica. Anche perché Taranto è una piazza che calcisticamente ha voglia, ha fame, ha sempre dimostrato di avere numeri importanti.
Dispiace anche un po' perché forse in passato qualche collaborazione, da un punto di vista tecnico, magari prestando dei calciatori, prestando dei giovani, si sarebbe potuta maggiormente coltivare.
Non è accaduto, non per indisponibilità del Lecce, che come club pugliese e del Sud Italia, rispetto alle realtà che magari militano nei campionati minori, è stato sempre aperto e disponibile. Non sempre questo accade e questo rappresenta un piccolo rammarico. Dispiace per i tifosi tarantini che non meritano questo calvario.
Sul futuro
Come dicevamo prima siamo tutti leccesi e tifosi del Lecce ed il risultato sportivo rappresenta un assillo per il senso di responsabilità verso la nostra gente.
Da un punto i vista della visione sportiva, degli investimenti sul piano sportivo, abbiamo raggiunto già il massimo. Da quando ho la fortuna di avere con me Pantaleo Corvino, siamo riusciti a fare tanti investimenti oculati che siamo riusciti a portare in prima squadra e valorizzare. Sarà davvero complicato fare meglio, e di quella parte sono soddisfatto e spero che Pantaleo abbia voglia, nonostante non sia più un ragazzino, di continuare per i prossimi anni.
Sulle strutture, lo abbiamo già affrontato con stadio e centro sportivo. Oggi bisogna cercare di rendere il club più strutturato aumentando i ricavi su cui siamo ultimi in classifica, che sono quelli legati al marketing, alle sponsorizzazioni, soprattutto ai proventi che vengono dai servizi offerti durante la gara, tramite lo sfruttamento dello stadio e magari oltre la gara.
Oggi siamo praticamente a 0 anche durante la gara, quindi riuscire ad implementare quello per poi andare addirittura oltre, sarebbe un percorso importante e su quello siamo giù e dobbiamo crescere molto.
Poi forse, pur nel massimo rispetto e totale gratitudine alle aziende del territorio, avere dei partner di respiro internazionale, insieme a quelli locali che non abbandoneremmo mai. Questo ci darebbe uno slancio ulteriore. Il brand Salento? Può funzionare, è un attrattiva meravigliosa. Vedo interesse diffuso su questo. Ovunque si vada nel mondo, se nomini Lecce lo associ non solo alle vacanze ma anche alla squadra di calcio.