Serie A a 18 squadre? No grazie. La finta soluzione a un problema che non esiste
Ridurre il numero di partecipanti al massimo campionato rispetto alle 20 attuali non è la soluzione ai problemi del calcio italiano
Serie A poco attrattiva?
"Il calendario si comprime sempre di più - prosegue il dirigente nerazzurro - andrebbe rivisto e poi la Serie A andrebbe ridotta a 18 squadre. Dobbiamo tutelare il lavoro dei nostri ragazzi, i carichi di lavori attuali non sono più sostenibili. Il rischio di infortunio è altissimo e rischia di pregiudicare anche lo spettacolo. Per far capire, nella stagione 2022-23, Barella ha giocato 52 partite da metà agosto a inizio giugno. In più la troppa offerta può generare un effetto negativo, il calcio potrebbe perdere di attrattività".
I vantaggi per le big
Con il passaggio a 18 squadre, il “risparmio” sarebbe di appena quattro partite per squadra. Ma sarebbe davvero questa la soluzione ai problemi del calcio italiano? Al momento, le uniche ad essere agevolate sarebbero appunto le big del campionato impegnate nelle coppe europee, che avrebbero meno impegni in Serie A, dovendo disputare 34 giornate in luogo delle 38 attuali. Ma ridurre il numero di partecipanti al massimo campionato italiano non sarebbe sinonimo di qualità e non aumenterebbe il livello (già alto) del torneo.