Egidio Ingrosso: "Dorgu mezz'ala mi ha lasciato perplesso". Sul modulo: "La confusione parte da lontano"
Le parole dell'ex calciatore del Lecce sul nostro canale Twitch. L'opinionista di Telerama ha così parlato dell'attuale situazione dei giallorossi
Sui continui cambi di modulo
La confusione parte da lontano. Questa squadra doveva giocare con un 4-2-3-1 che era il credo dell'allenatore. Se noi andiamo a vedere trequartisti di livello il Lecce non ne ha.
In quella zona del campo ha Berisha, che dopo la partita di Torino è sparito dai radar per infortunio. Era l'unico che ha fatto una prestazione super, ma all'inizio della stagione non era un titolare fisso ma un ragazzo sulla rampa di lancio che doveva emergere come Gonzalez.
Un altro era Oudin ma non ha fatto prestazioni tali da convincere Gotti. Poi è arrivato Hasa che è promettentissimo. Poi Marchwinski che è stato un investimento importante. Però non penso che era un giocatore già pronto per portarsi il Lecce con la dieci sulle spalle e fare il terminale offensivo sopra la linea della palla.
Da lì si è entrati in confusione. Perché poi i centrocampisti come rimpiazzi sono tutti forti a livello fisico e di forza, e quindi si è dovuto ripiegare alle certezza del 4-3-3. Gli esperimenti dovevano finire dopo Napoli e ritornare ad un centrocampo folto da fare da diga alla difesa, per poi cercare di ripartire in contropiede con Banda, Pierotti o Krstovic cercando di recuperare il pallone.
Però questo non è successo perché nuovamente quel centrocampo che ti aveva dato delle garanzie è stato nuovamente cambiato mettendo una persona che quel ruolo non lo ha mai fatto. Per quanto possa essere uno di quelli che possa inserirsi, ma all'esterno chi si inseriva? Dorgu ha sconquassato il Verona ed è stato una spina del fianco a livello offensivo. Perché cambiarlo?