Punti e sofferenza, Giampaolo “spariglia” e il Lecce riprende la marcia
La squadra plasmata dal nuovo allenatore trova tre punti fondamentali per la corsa salvezza, ora serviva solo questo
La prima di Giampaolo è stata una partita molto sentita, preparata in fretta e furia, si è rivelata sporca e dai due volti. Il Lecce l'ha vinta, in trasferta per uno a zero (gol di Dorgu), in uno scontro diretto e questo non è poco.
Certo, avrebbe potuto anche perderla o comunque passare in svantaggio soprattutto nei primi quarantacinque minuti, per una volta la fortuna e soprattutto Falcone hanno mantenuto in partita i giallorossi; poi nel secondo tempo Giampaolo ha cambiato sistema di gioco, ha tolto i punti di riferimento agli avversari ed ha cambiato l'inerzia della gara.
Primo tempo: vorrei ma non riesco.
La pressione alta del Venezia ha praticamente impedito al Lecce di esprimere la manovra offensiva, i giallorossi erano schiacciati nella loro metà campo incapaci di uscire, complice anche la “stanchezza” di Ramadani e l'inconsistenza di Pierotti e Dorgu fuori posizione. Gli uomini di Di Francesco venivano a pressare altissimi per impedire il tentativo di costruzione di gioco dal basso dei salentini, costretti al lancio lungo, immediatamente preda degli avversari. Le seconde palle erano di esclusivo appannaggio dei lagunari che grazie ad Oristanio ed ai suoi slalom hanno messo spesso in difficoltà Baschirotto e soci.