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Leccese d'origine, barese d'adozione, 92 presenze in giallorosso, 128 in biancorosso. Luigi Garzya è stato una bandiera di Lecce e Bari, protagonisti di esordi da dimenticare contro Atalanta e Juve Stabia, rispettivamente in A e B. Il suo commento oscilla quindi tra quello di un tifoso e quello di un tecnico. Questa la sua intervista rilasciata ai colleghi del Corriere del Mezzogiorno.

Garzya, quale sconfitta l'ha sorpresa di più?

Quella del Bari, ovviamente. Il Lecce, al di là del risultato rotondo, ci sta che perda con la vincitrice dell'Europa League. Dal Bari non me lo aspettavo. 

Durante il precampionato aveva messo in mostra cose buone, invece perdere così non è il massimo.

Cosa non ha funzionato, secondo lei?

Se analizziamo la partita e vediamo i gol subiti su calcio piazzato, è evidente che ci siano state delle disattenzioni decisive. E lì che occorre migliorare. Se eviti questi errori magari non vinci, ma di sicuro non perdi. Ma per come è maturato non è un k.o. che mi preoccupa più di tanto.

Cosa manca a questa squadra?

Un difensore forte. Numericamente in attacco ci siamo invece, anche se molto dipende dal tipo di campionato che si vuole fare. 

Credo che l'ambizione del Bari sia di disputare un torneo tranquillo. I play off, per la squadra che c'è, sono impossibili.

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