Lecce, la conferma di Giampaolo deve essere sinonimo di cambiamenti: ecco quali

Dopo la riconferma del tecnico, qualcosa deve cambiare a livello mentale e tattico
Questione di responsabilità
A cosa può portare questa permanenza del tecnico Giampaolo sulla panchina giallorossa? Proviamo a fare qualche riflessione. Innanzitutto, il suo essersi preso le responsabilità in sala stampa, davanti ai giornalisti, può aver significato molte cose.
Molti lo interpretano come una resa, ma potrebbe anche essere stato un voler “fare da scudo” all'intera rosa e dare un segnale di sveglia ai suoi, come a voler dire “Io vi proteggo dopo questa sconfitta, ma è arrivato il momento di fare qualcosa di più”.
In effetti, il tecnico nativo di Bellinzona non ci ha solo messo la faccia scusandosi, ma ha anche affermato di non volersi dimettere, di voler continuare a lottare:
Ci metto la faccia, è colpa mia. Questo non significa che faccio un passo indietro, sono qui a lottare.

Il ritiro e la responsabilizzazione del gruppo
Il ritiro, potrebbe far bene ai giocatore e allo staff in modo da ritrovare serenità e fiducia, lontani dall'ambiente frenetico e carichissimo creatosi in città.
In più, il non aver esonerato Giampaolo può essere un ulteriore atto di responsabilizzazione verso i giocatori, che in un momento così delicato della stagione e con i risultati che faticano ad arrivare, avrebbero potuto nascondersi dietro gli errori della guida tecnica.
Con la conferma del tecnico, questa scusa potrebbe venire meno, portando ad un compattamento del gruppo ed al ritrovare unità d'intenti.
Cambiamenti tecnico-tattici
Al contrario invece, Giampaolo è chiamato a fare dei cambiamenti per meritarsi questa nuova chance e questa fiducia rinnovata da parte della società.
Il tecnico, dopo una partenza sprint al suo arrivo, ha faticato parecchio e soprattutto, non ha preso in considerazione i nuovi elementi portati in dote dal mercato di gennaio: N'Dri, Karlsson e Sala non sono stati forse considerati a dovere, ma non solo.
Anche il modulo non sembra completamente affine alla squadra, per com'è stata pensata in estate. Il trequartista di punta, Marchwinski, non ha reso come si pensava, e le alternative non sembrano all'altezza della situazione.
Un ritorno al 4-3-3 dunque, potrebbe essere auspicabile, con tanta compattezza e solidità a centrocampo, squadra corta e sfruttamento dei due esterni veloci. Cosa vedremo di tutto questo? Non ci resta che aspettare venerdì sera. Di certo, a causa dell'assenza di Krstovic, i cambiamenti saranno d'obbligo.