Lecce-Como: due modi opposti di fare calcio tra radici locali e ambizioni globali

Sabato non sarà solo una sfida tra due compagini in lotta per salvarsi, ma tra due modi di intendere il calcio differenti, ma che presentano anche qualche similitudine
Scouting e giovani
In questo caso, assistiamo a due realtà che fanno dei giovani con grandi potenzialità uno dei loro punti di forza. Ma anche qui la differenza è abissale. Il Lecce lavora con quello che ha, battendo mercati meno conosciuti e cercando di intravedere, più che vedere. Basti pensare ai vari Hjulmand, Dorgu o Gendrey, tre plusvalenze salentine pagate all'incirca un milione in totale.
Il Como invece, può spendere e spandere sul mercato permettendosi giovani di qualità e di grandissime potenzialità a cifre, per i giallorossi, impensabili: Caqueret a 15 milioni, Douvikas a 13 ed i gioielli Assane Dia e Nico Paz rispettivamente acquistati a 12 milioni e 6 milioni.

Il mercato in generale
Ovviamente è un tema strettamente legato a quello dei giovani e dello scouting, e va di pari passo con quanto detto precedentemente. Qui la differenza è veramente abissale, non solo nella visione ma anche nel modo di fare mercato.
Abbiamo da una parte una società, quella salentina, alla ricerca costante di sostenibilità e plusvalenze, senza debiti e con un budget di molto inferiore alle altre compagini di A.
Poi abbiamo i Lariani, che hanno le spalle ben coperte da una proprietà ricchissima e che non teme di spendere più di quanto è possibile per portare a casa giocatori, ma anche figurine (vedi Varane), a svariati milioni come Belotti, Audero, Dossena.
Alla fine, i Lariani hanno raggiunto quasi la cifra record di 100 milioni di euro spesi sul mercato tra mercato estivo e di riparazione, e tanti altri sono previsti nella prossima sessione. Spendere più di quanto entra, tra le sponde del Lago, non fa paura.
Le strutture
Entrambe le società stanno cercando di migliorare le proprie strutture. Il Lecce ha avviato la costruzione del proprio centro sportivo, mentre il Como ha potenziato quello esistente, modernizzandolo.

I giallorossi hanno da poco presentato il progetto per il restyling e la copertura del Via del Mare grazie al reperimento dei fondi dei Giochi del Mediterraneo, mentre il Como ha in mente un progetto per la creazione di uno stadio moderno e polifunzionale.
Insomma, in definitiva si tratta sicuramente di due progetti interessanti, ma con radici e potenzialità economiche che sono agli opposti. Ma si sa, nel calcio non sempre vince il più ricco.