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Ma non tutti sono contenti

Questo non ha reso molto felici i tarantini, che si sono sentiti defraudati dei “loro” fondi. Dei “36 milioni di euro, “distratti” da Taranto, per realizzare la copertura dello stadio di Lecce, ne vogliamo parlare?”, commenta un utente. 

La colpa è del “poppito” Raffaele Fitto, colpevole di essere nato a Maglie e che “probabilmente voleva fare direttamente [i Giochi n.d.r.] nel suo Salento, escludendo proprio Taranto, o lasciando le briciole”, commenta qualcun altro.

Ce n'è anche per il commissario straordinario Massimo Ferrarese, reo di essere nato nella provincia di Brindisi. “Di dove sono il ministro e il commissario? Lecce e Francavilla fontana. La verità è sotto gli occhi di tutti!"

Ferrarese

La verità, a quanto pare, è che la città di Lecce abbia "rubato" quasi 40 milioni di euro, tra stadio e palazzetto, su 285 totali per sistemare delle strutture fatiscenti che altrimenti non avrebbero potuto ospitare un evento di portata internazionale. 

Tra l'altro, Lecce e Brindisi erano già state scelte in principio, alla presentazione della domanda, come sedi secondarie. Il motivo è semplice, la portata dell'evento non consente di svolgere le attività di determinate discipline in una singola struttura.

Ma c'è dell'altro.

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