Siamo sicuri che la condotta di Koné su Coulibaly non sia fallo? La moviola
Il fermo immagine su Koné parla chiaro: la condotta del calciatore della Roma appare pericolosa per l'incolumità del calciatore del Lecce. Perché non è così per tutti?
Roma-Lecce si porta dietro una serie di polemiche in casa Lecce tutte legate alla prestazione della squadra e alle scelte di Marco Giampaolo, roba che ha permesso all'arbitro Chiffi di “spassarsela” giacché non è stato oggetto di critiche e bersaglio delle imprecazioni dei tifosi salentini. Poi mettiamoci pure un risultato rotondo ed ecco che le imprecisioni dell'arbitraggio del fischietto di Padova passano in secondo piano.
Ci sono però diversi episodi arbitrali su cui i giallorossi in trasferta potrebbero disquisire animatamente se stessero in un bar dello Sport frequentato dalle due tifoserie, ma così non è e per questa volta ci vogliamo soffermare esclusivamente sull'episodio che ha visti coinvolti Kone e Coulibaly pochi istanti prima della rete del vantaggio dei capitolini.
Il fallo di Kone su Coulibaly
Da più parti è arrivato l'avallo sulla scelta optata da Chiffi: non è fallo sanzionabile. Lo ha detto Luca Marelli in presa diretta, durante la partita trasmessa da DAZN, intervenuto poiché richiamato dal telecronista ed ha detto una cosa del tipo:
Non è fallo in quanto non c'è pericolosità nella condotta del calciatore della Roma.
Chiediamo scusa anticipatamente a Marelli se nel riportare le sue dichiarazioni, abbiamo sbagliato o ricordato male termini e modi, ma crediamo che il suo intervento sia stato bene o male quello. Comunque non strumentale a quello che vogliamo dire, perché la nostra considerazione è più generica e non è di certo espressa per contraddire Marelli o Chiffi, piuttosto per sottolineare come questo regolamento sia sempre più un'interpretazione soggettiva del direttore di gara e non contempli casistiche standardizzate del tipo: se il piede è all'altezza della testa, è gioco pericoloso a prescindere se ci siano i famosi “tacchetti esposti” di cui si parla spesso, perchè un colpo ben assestato sulla tempia non è meno importante di un tacchetto in un occhio.
Oltretutto anche il Corriere dello Sport è dello stesso avviso di Chiffi e in effetti la considerazione sul primo gol della Roma è il seguente:
Buona la rete segnata da Saelemaekers: in APP (inizio della fase d’attacco), c’è una gamba alta di Koné ai danni di Coulibaly, da una inquadratura sembra anche molto vicina, da un’altra meno. Dato che il gioco pericoloso è, per antonomasia, uno dei falli in cui l’interpretazione regna sovrana, ci sta che Chiffi non lo abbia considerato punibile, subito dopo l’intervento su Rafia è sul pallone.