Corvino: "Ecco la verità su Piccoli, Almqvist ed Helgason"
Il direttore dell'area tecnica giallorossa è intervenuto questa mattina in conferenza stampa per la conclusione del mercato di Gennaio
Su Bonifazi
Noi avevamo il posto da extra-comunitario ancora libero. E noi abbiamo lasciato questa casella libera di proposito nel caso in cui in emergenza dovevamo fare leva ad un campionato non europeo ma extracomunitario, e così abbiamo scelto N’Dri, come esterno offensivo al posto di Dorgu. Sul terzino, non potevamo permetterci di avere uno come Gallo, un titolare che potesse alterare gli equilibri, così abbiamo pensato di prendere uno che entrasse in una sana competizione.
Per avere un altro italiano dovevamo dare per forza un italiano, per stare nella lista. Solo facendo uscire Bonifazi potevamo prendere un altro italiano. E’ stata una questione di necessità, facendo un sacrificio in un reparto in cui avevamo qualcosa in più, con il ritorno di Gaspar e con l'arrivo di Tiago Gabriel. Poi abbiamo avuto altre offerte, comunque rifiutate. Come quella per Krstovic o anche una, che vi rivelo, di 4 milioni per Tete Morente, arrivata dall’estero.
Sull'acquisto di Scott e N'Dri
Ci affidiamo molto alle nostre conoscenze, alle amicizie e allo scouting. Abbiamo due scout uno per prima squadra ed uno per la Primavera. I miei migliori osservatori sono stati arbitri o dirigenti di qualche nazione. Ci avvaliamo di queste amicizie e la nostra capacità di intravedere. Quindi Scott è figlio di queste conoscenze.
N’dri viene da un mercato alternativo, lui rientrava nella nostra lista scout del campionato belga come extra-comunitario. Se avessimo tenuto Dorgu, l’investimento extra-comunitario lo avremmo fatto su un giovane 2006. Non è stato semplice perché era titolare, il ragazzo ci ha dato una mano.
Su Tiago Gabriel
Avevo già tracciato delle linee guida a inizio mercato. L’esterno sinistro doveva essere un titolare, i due difensori dovevano essere delle alternative. Non potevamo economicamente permetterci di trovare sul mercato giocatori migliori di quelli attuali. Ci servivano quindi delle alternative e delle potenzialità in prospettiva come Veiga e Tiago Gabriel. Avendo seguito l’Estrela da tempo abbiamo pensato che sarebbe stato giusto per puntare su di lui.
I voti al mercato
I voti non posso darli io, è giusto venire giudicati dagli altri. Io sono un dirigente, un manager. Io mi sento contento e felice quando, con le possibilità che ho a disposizione riesco a fare il meglio.
Su Krstovic
Il prezzo lo farà il mercato quando sarà, tranquilli. Quando il presidente disse che avevamo avuto offerte per cento milioni siamo stati massacrati.