Krstovic e la sindrome di Nacho Piatti
L'attaccante montenegrino al centro delle polemiche dopo Lecce-Parma. Il club lo ha protetto, ma lui avrà imparato la lezione?
Ma guardi signor Krstovic
Ho in mano qua la sua cartella
E devo dirle che tra tutti i valori
Le é salito l’andare a comandare…
Mi spiace
Vi dico la verità, io lo immagino così il consulto tra Nikola Krstovic ed il dottore Congedo. Con l'attaccante montenegrino che è disperato perché è affetto dalla sindrome di Nacho Piatti e vuole cercare a tutti i costi un rimedio, anche naturale, per combattere questa sua innata voglia di non passare la palla.
Guarda, il rimedio è molto semplice
quando vedi il compagno smarcato,
cominci a passarla.
Per abituarti, comincia a tavola,
passa di tutto: il sale, l'acqua, persino il tuo piatto di pasta.
Il consiglio del dott. Congedo a Krstovic.
Ora, consulto a parte, è davvero necessario scrollarsi di dosso la partita contro il Parma. Perché negli occhi e nella testa, ci sono ancora quelle immagini di palla persa e rete subita. Perché è normale che se avesse passato la palla a Pierotti avremmo riscritto la storia con il primo gol italiano dell'argentino. E perché probabilmente Krstovic stesso sarebbe diventato l'eroe di giornata.
Il segnare a tutti i costi è la prerogativa dei bomber. Questo è certo. L'egoismo, il tirare da tutte le posizioni, è una cosa che ce l'hai o non ce l'hai. E noi per anni abbiamo sofferto questa caratteristica mancante in ogni soggetto che ha vestito la maglia giallorossa.
Tira!
Quante volte lo abbiamo detto ai nostri beniamini che invece di calciare in porta, passavano la palla, perché quella sfera, vicino alla porta, aumenta il peso come se si avvicinasse al centro della Terra e da pallone da calcio si trasforma in una palla medica da 20 kg.