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L'ex tecnico della Nazionale Azzurra continua parlando di come l'Italia sia ancora ferma alla ricerca del nome altisonante:

In Italia purtroppo i club non sono così lungimiranti. Qui da noi si va ancora a caccia del nome per impressionare il pubblico, non abbiamo l’umiltà di vedere che cosa stanno facendo all’estero. 

Non c’è nulla di male a copiare una buona idea che arriva da oltre frontiera. Sarebbe un più che gradito atto di umiltà, perché significherebbe che finalmente i nostri dirigenti hanno capito i loro errori e stanno cercando di correggersi.

Se vogliamo essere competitivi nel futuro dobbiamo investire adesso sui settori giovanili. È l’unico percorso possibile. 

Poi, Sacchi parla del poco legame che c'è tra club e nazionali, vedendolo più come un fastidio che come un premio. Proprio questo dovrebbe essere uno dei compiti della nuova Commissione dei “saggi” voluta da Gravina.

E dobbiamo dare spazio alle nazionali: da noi le società fanno fatica a darti un ragazzo per uno stage di tre giorni, all’estero e la norma.

Poi, conclude con un aneddoto.

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