Pedullà a Sportitalia: "Nel calcio conta solo la prima data utile"
Durante la puntata andata in onda su Sportitalia, De Rensis, Pedullà e Marazzina hanno parlato della gestione della vicenda legata alla scomparsa di Fiorita da parte della Lega Serie A
Le parole dell'avvocato De Rensis
In una tragedia come questa voglio immaginare che, chi governa questo calcio, si metta in seconda linea e pensi a quei quattro bambini che soffrono, a quella signora che non ha più il papà dei loro figli e che non facciano esercizi strani di potere.
Ma che si mettano in silenzio al servizio del dolore e rispettino il dolore del Lecce. Quindi, che non facciano un braccio di ferro sterile, che sarebbe deprecabile. Rispettino il dolore di una famiglia, prima ancora di una specchiata società e tifoseria.
Il pensiero di Pedullà
Tutti questi verbi dell'avvocato, che ha utilizzato e che condivido, sono tutti al passato: “Avrebbe dovuto”, “Avrebbe potuto”…la sensibilità nel mondo del calcio non esiste, e questa è una cosa provata. Sono tempi e verbi al passato perché ormai i buoi sono andati via dalla stalla.
Quello che è successo, è successo, la salma è ancora lì. Stiam parlando del nulla, preferisco non andare oltre. Immagino cosa possa significare per gli altri fratelli, aver perso un fratello. Il magazziniere, il fisioterapista, il massaggiatore dentro uno spogliatoio sono dei fratelli veri, perché comprendono più degli altri quelle che sono le tue esigenze.
Sono quelli che conservano e custodiscono gelosamente i tuoi segreti. Sono quelli che raccolgono i tuoi sfoghi, per cui non devo neanche commentare una sensibilità che non c'è.
Il problema è sempre il solito concetto: la prima data utile. Ti dicono sempre queste cose. Se c'è un bombardamento a Beirut, a me interessa la prima data utile. Non son sorpreso perché la sensibilità nel mondo del calcio non è mai esistita.
Le parole di Massimo Marazzina
Ospite della puntata anche l'ex Chievo Massimo Marazzina, che proprio durante quella sua parentesi di carriera perse un compagno di squadra:
Ho la pelle d'oca perché ho rivissuto quello che è successo con noi a Chievo con Mayelé. Sono assolutamente d'accordo: dall'esterno non si può giudicare. Tutta la solidarietà possibile a tutti.