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La ripresa

Il secondo tempo è stato diverso per due motivi: da un lato il Monza, non vendo più nulla da perdere, ha alzato il baricentro alla ricerca del gol del pareggio, costringendo il Lecce sulla difensiva; dall'altro i giallorossi hanno iniziato a patire i ritmi sostenuti nei primi quarantacinque minuti e Giampaolo è stato costretto a mettere mani alla panchina. 

Emozioni anche nella seconda metà della partita, con due rigori (uno per parte) assegnati e poi cancellati dal VAR e tante azioni non concretizzatesi per un soffio da un lato e dall'altro. Il Lecce ha sofferto ma nello stesso tempo ha tratto forza dalla comunione d'intenti, portando così a casa i tre punti.

Lo abbiamo sempre sostenuto: quando le cose non vanno bene non bisogna stravolgere, non bisogna essere scienziati, basta fare le cose semplici mettendo gli uomini giusti al posto giusto e le prestazioni arrivano; poi, in alcuni casi, insieme alle prestazioni ci sono anche i risultati che fanno bene sia al morale che alla classifica. 

Semplicità dev'essere la parola d'ordine da qui in avanti, senza che qualcuno provi fare il fenomeno. Il Lecce vince, si allontana dalla zona rossa e conscio delle sue possibilità si appresta a giocarsi lo sprint che lo porterà al giro di boa.

La prossima sarà ancora in casa contro una big di questo campionato: la Lazio di Baroni che viaggia col vento in poppa nelle zone altissime della classifica. Questo Lecce può dire la sua anche se incerottato; ne avremo la riprova sabato sera e, a prescindere dal risultato che arriverà, il nostro auspicio rimarrà sempre lo stesso: continuare a vedere la crescita e la consapevolezza che tramite Giampaolo la squadra sta maturando.

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