Cosa cambia con Rebic in panchina e perché è giusto così
Il centravanti croato è stato scelto da Corvino nel ruolo di alternativa a Krstovic, dunque vederli insieme dovrebbe essere una necessità
A volte succede che i centrocampisti o i terzini diventino difensori centrali per correre meno e allungare la carriera. Rebic potrebbe trovare il suo “arretramento” avanzando nel ruolo di prima punta. Una parziale verità perché la corsa che garantisce Krstovic è da trequartista muscolare.
Non c'è solo questo, ma c'è anche di mezzo l'idea di base di costruzione della Rosa studiata dall'area tecnica (DS e allenatore). Sul taccuino di Corvino c'era scritto Krstovic, Rebic e Burnete per il ruolo di punta. Con il rumeno out da settimane, il ruolo è ad appannaggio dei primi due. Averne uno titolare e l'altro in panchina aprirebbe a scenari diversi, mai provati in questa stagione.
Perché Rebic non deve giocare con Krstovic dal primo minuto?
I più attenti avranno già capito la risposta: perché così è possibile sostituire la punta durante i 100 minuti di gioco, evitando che sia sempre e solo Krstovic a sfiancarsi in ogni partita; oppure per schierarli insieme nell'ipotesi in cui si voglia recuperare un risultato.
C'è una terza ipotesi che è quella di vedere il croato dal primo minuto per togliere responsabilità al titolare, soprattutto quando le cose non girano per il verso giusto.
Questa dovrebbe essere la regola, vederli insieme dall'inizio invece rappresenta solo l'eccezione.