Lecce-Como, vietato sbagliare: pro e contro di Fabregas

Gara da dentro o fuori per il Lecce: serviranno attenzione, cinismo e coraggio per battere un Como propositivo ma vulnerabile
La posta in palio è tutta salentina
Domani alle 15 il Via del Mare sarà teatro di una sfida fondamentale per la corsa salvezza del Lecce. I giallorossi, a quota 26 punti, si giocano una fetta importantissima di permanenza in Serie A contro un Como che, con 36 punti e due vittorie consecutive alle spalle, ha già messo al sicuro la propria stagione.

I lariani, neopromossi solo sulla carta, si sono presentati a questa Serie A con un progetto ambizioso e quasi 100 milioni investiti tra estate e gennaio. Guidati da Cesc Fabregas, propongono un calcio moderno, offensivo, fluido, ma non privo di sbavature.
Per il Lecce, invece, è il momento della verità: la classifica corta e le difficoltà di chi insegue rendono ogni punto vitale, ma in particolare questa partita potrebbe segnare una svolta decisiva. Il margine di errore, semplicemente, non esiste più.
Il Como: qualità, possesso e idee… ma difensivamente fragile
Il Como di Fabregas è una squadra che non ha mai tradito la propria filosofia: costruzione dal basso, ricerca della superiorità posizionale, gioco propositivo e coinvolgimento costante dei terzini e del portiere nella manovra.
L’acquisto di Butez, portiere bravo con i piedi, ne è la conferma. Da lui parte spesso l’azione, con i centrali e i centrocampisti pronti a muoversi per offrire linee di passaggio e portare la manovra oltre la prima pressione.

Davanti, i due talenti Nico Paz e Diao sono le frecce principali:
Nico Paz, prelevato dal Real Madrid, è un trequartista raffinato, tecnico, abile nel muoversi tra le linee e nel creare superiorità numerica con grande naturalezza.
Diao, arrivato dal Betis a gennaio, ha già inciso in modo pesante: 6 gol e 1 assist in 14 gare, devastante in campo aperto, ma altrettanto incisivo nello stretto e al tiro.
Il Como ha siglato 40 reti, dato più alto tra tutte le squadre della parte destra della classifica. Il problema, però, è dietro: l’atteggiamento offensivo porta spesso a scoperture, disattenzioni e duelli difensivi in inferiorità numerica. E in questo il Lecce può trovare la chiave.