Chi è Olaf Gorter e perché vale la pena tenerlo d’occhio
Dall’Ajax al Lecce, una presentazione niente male: attenzione alla “corvinata”
Come ha incantato tutti il man of the match di Lecce U20-Monopoli
Il classe 2005 è stato inserito tra i due mediani di un propositivo 4-2-3-1, al fianco di Kovac (capitano della Bosnia U19), centrocampista che arriva nel Salento con un background interessante.
Una prestazione, quella dell’olandese, all’insegna della personalità e della qualità. In fase di costruzione si abbassa sulla linea dei centrali di difesa chiedendo il pallone, poi esce palla al piede, alza la testa e imposta con lucidità. Verticalizza e dialoga con i compagni, dà l’impressione di avere le idee chiare.
Come anticipato, dopo l’ennesima giocata brillante il telecronista comprende che forse Corvino ci ha visto giusto di nuovo, abbozzando un paragone con Hjulmand. Il ruolo e l’acconciatura bionda servono un assist quasi perfetto, perché le caratteristiche di Gorter sono simili a quelle del danese, tuttavia non coincidono del tutto.
La sensazione è che l’ex Ajax sia un regista purissimo, a differenza di Hjulmand che in giallorosso era un solidissimo mediano con compiti d’impostazione. Gorter potrebbe essere il successore perfetto di Vulturar nella formazione Primavera, è quel prototipo di calciatore, un giocatore tecnico e bello da vedere. Magari con una marcia in più, poiché livello fisico sembra abbia già compiuto uno step importante.
È un regista già plasmato, che nel Salento può fare tanto bene. Scurto e i tifosi giallorossi lo sperano: il sentore di corvinata c’è…