Perché è troppo presto per esprimere un giudizio su Tete Morente?
Diversi tifosi hanno commentato negativamente le prestazioni dell'esterno spagnolo ma ci sembra davvero troppo presto per giudicarlo
Amalgama in campo e fuori
Morente, da quel poco che abbiamo visto tra amichevoli e immagini dell’allenamento, sembra già parecchio dentro al gruppo. A 27 anni, in effetti, si ha la maturità giusta per entrare con un approccio positivo in uno spogliatoio variegato ma unito, composto da tanti ragazzi giovani che, però, si conoscono ormai da diverso tempo.
In campo, invece, è più difficile parlare fin da subito la stessa lingua dei compagni. Ci vogliono tempo e pazienza per oliare i meccanismi, offensivi come difensivi, ed intendersi a menadito con i colleghi di reparto. Queste gare, in realtà, servono proprio a questo ed ecco perché vincere o perdere le amichevoli conta davvero poco.
Il dubbio sul 433?
Il 433 ed il 4231 sembrano moduli molto simili ma, in realtà, non lo sono per niente, soprattutto in tema di esterni. Nel primo, infatti, vengono utilizzati per lo più laterali che definiremmo scattisti, ossia tutti esterni dotati di un grande scatto, specie nei primi metri.
Nel secondo sistema di gioco, invece, si predilige un’alternanza, con uno scattista da una parte ed un passista dall’altra. Per inquadrare quest’ultimo potremo far riferimento ad un giocatore che oltre a caratteristiche offensive ha anche capacità difensive e, soprattutto, riesce ad alternare differenti velocità di corsa, passando dallo scatto ad una corsa più lenta ma regolare.
Morente non sembra il classico scattista da 433, ma anzi un giocatore più “riflessivo”, capace di legare il gioco ed impreziosirlo attraverso giocate d’alta scuola. Non ci resta, quindi, che attendere l’inizio del campionato per valutarlo, aspettando che abbia smaltito i pesanti carichi di lavoro.