Roberto Rosetti a 360°: "Vi spiego tutto su Var e tempo effettivo"
Il capo degli arbitri europei ha lasciato un intervista a "La Stampa" in cui ha parlato dei tempi più importanti legati al mondo degli arbitri
Quale aspetto del suo lavoro è più complicato?
«Lavoriamo in modo ossessivo per garantire l’uniformità dell’applicazione delle regole. Abbiamo idee e strategie. E i risultati sono ottimi nonostante la provenienza da ogni nazione europea dei singoli arbitri: la competenza della mia squadra, i seminari e l’accademia arbitrale della Uefa sono la chiave».
È vero che in Italia si danno rigori che in campo internazionale non si fischiano?
«Posso solo dire che per noi il rigore è qualcosa di serio: che comporta una chiara azione fallosa commessa dal difensore».
Torniamo ancora al tempo effettivo: la serie A è distante dalla Champions, il messaggio più letto.
«Non è così: basta guardare gli ultimi dati. La Serie A si è avvicinata alla media della Champions negli ultimi anni . Gianluca Rocchi lavora nella nostra direzione, il confronto è continuo...».
Quali qualità deve avere un “suo” arbitro?
«Un atleta al top che decide, sempre, in campo, con grande personalità, conoscenza totale del calcio: la Var non si aspetta, è solo un aiuto».
Quanti sono gli arbitri decisionisti e di personalità?
«Ci sono. E non solo i senatori: stanno crescendo giovani all’altezza».