Dorgu fa lo sgambetto al Lecce: ancora sconfitta in trasferta
I liguri si impongono in casa grazie ad un primo tempo scoppiettante. Un brutto Lecce torna a casa a mani vuote
Lecce Primavera in trasferta in Liguria per provare a confermare le buone prestazioni viste fino ad ora. La squadra, guidata quest’oggi dal secondo di Scurto, Piero Trinchera, scende in campo con un insolito 3-5-2, abbandonando momentaneamente il 4-3-3.
Si rivede tra i pali Rafaila, mentre in difesa c’è spazio per Russo insieme ad Esposito e Pehlivanov. In attacco, Kodor e Bertolucci insieme.
La cronaca del primo tempo
Primi minuti di studio per entrambe le formazioni, sebbene al terzo minuto il primo, ma innocuo tiro dalla distanza sia dei padroni di casa del Genoa. Poche emozioni dopo il primo quarto d’ora, con il Grifone che prova a muovere la palla ma il Lecce si difende bene.
Al 20’ minuto però, Rossi riesce ad imbucare Ifenna Dorgu, fratello di Patrick, che si fa atterrare da Esposito in area di rigore. Rigore per i liguri. Sul dischetto si presenta Rossi. Palla da una parte, Rafaila dall’altra. Uno a zero per i padroni di casa.ù
Dopo 25 minuti di gioco il Lecce per la prima volta si rende pericoloso con una buona azione manovrata. Gorter dalla sinistra apre per Ubani che imbuca Bertolucci, che a sua volta si defila e crossa sul secondo palo per Kodor, ma il pallone è troppo alto e la palla viene spedita in angolo.
Qualche minuto dopo però, è ancora il Genoa a rendersi pericoloso in contropiede, ma il tiro dei rossoblù finisce alto. Allo scoccare della mezz’ora, il Lecce risulta impreciso e poco propositivo.
Al 34' Pejazic si fa rubare palla sulla fascia imbucando Romano, che salta facilmente Esposito offrendo un’ottima palla a Ghirardello che spreca mandando fuori.
Al 39’ minuto la difesa giallorossa si fa trovare ancora una volta impreparata e Contarini viene lasciato solo in area sulla destra; palla per Ghirardello al centro e gol facile facile. Due a zero per il Genoa. Il Lecce è senza idee ed il cambio modulo non paga. Al 45’ minuto l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.