"Conosciamo Mister Scurto": le parole del tecnico nel nuovo podcast del Lecce
Il mister è stato protagonista della prima puntata del nuovo podcast dedicato alla Primavera
Il percorso nel calcio
Ho avuto la fortuna di giocare in club importanti. A tredici anni mi sono trasferito da Alcamo, mio paese d’origine, a Genova, sponda Samp.
Ho fatto cinque anni settore giovanile per poi trasferirmi a Roma per due anni in Primavera. Ho avuto la fortuna di crescere in due società molto importanti.
Il Lecce come avversario
Ho un ricordo del Lecce come avversario sia quando ero al Chievo Verona, in una partita in casa Chievo-Lecce dove vincemmo noi, poi ricordo la partita al Via del Mare con la Triestina dove pareggiamo uno a uno e ricordo il calore della tifoseria leccese.
L'idea di cominciare ad allenare
Da giocatore ho avuto dei problemi fisici che mi hanno portato a fare diversi interventi chirurgici. Passai delle annate complicate e quindi avevo già iniziato abbastanza giovane a pensare al dopo. Il ruolo dell’allenatore è quello che mi avrebbe permesso di continuare a stare sul campo.
La chiamata del Lecce
Ho ricevuto la chiamata del direttore Corvino a fine giugno. Devo dire che mi ha fatto subito un’ottima impressione. E’ stato motivo di orgoglio ricevere la chiamata del direttore e di una squadra che ha lavorato molto bene con i giovani.
Sugli allenatori italiani
Gli allenatori italiani sono molto preparati. La scuola di Coverciano è importante e molti allenatori stanno facendo bene sia in Italia che all’estero.
Io sono giovane ma ho già una buona esperienza con le giovanili. Sono molto felice di lavorare con i giovani, è motivo di grande soddisfazione.
Sul campionato Primavera
Il campionato è difficile perché ci sono le squadre più forti d’Italia ed il livello è alto. Noi dobbiamo cercare di far crescere giovani.
La cosa importante come classifica è pensare di salvarci il prima possibile, poi se saremo bravi a raggiungerlo in anticipo cercheremo di alzare l’asticella.
I ragazzi hanno grande voglia di lavorare e mettersi a disposizione. Ci vorrà un po’ per assemblare al meglio la squadra, devono aumentare la conoscenza tra di loro ma sono ragazzi che si impegnano tanto e sono molto professionali e questa è una cosa importante.