La storia di Christian Fruecht: da Neuer al clarinetto, dal Bayern al dramma dell'infortunio
Età, giovanili, carriera, interessi, hobby, dicono di lui, la scheda su Football Manager: tutto quello che devi sapere il nuovo portiere del Lecce
Qualcuno di più importante, però, lo nota subito: è addirittura l’entourage del Bayern Monaco, che lo porta nella sua cantera, a 14 anni, offrendogli un contratto di 4 anni e battendo sul tempo lo Stoccarda. Decisivo, per la scelta di selezionarlo, è un gol. Ma non al passivo: in un torneo giovanile attira l'attenzione come portiere segnando una rete con un lancio da porta a porta. Ha con sé un biglietto da visita pesante: è definito da quasi tutti i massimi esponenti bavaresi l'erede di Manuel Neuer e sale di livello giorno dopo giorno e in maniera fulminea.
Fruechtl comincia ad affacciarsi - o, piuttosto, a difendere - le porte del football che conta durante la stagione 2015/2016. E’ nei ranghi della selezione Under 17, impegnata nella B-Junioren Bundesliga (nel girone sud) e contemporaneamente anche in quella Under 19, nel novero della A-Junioren Bundesliga. In quest’ultima, in realtà, è soltanto di passaggio, poiché raccoglie solo una convocazione (senza, quindi, un esordio effettivo) per il match casalingo contro i pari età del Friburgo del 13 Settembre 2015, conclusosi per 1-1. Successivamente, dopo un po' di panchina, esordisce in Youth League, a 15 anni, nella sfida esterna del 9 Dicembre dello stesso anno contro la Dinamo Zagabria di Brekalo (vecchia conoscenza del calcio italiano), nella quale mantiene la porta inviolata.
Nella pausa invernale, arriva la sorpresa: l’allenatore della prima squadra, un certo Pep Guardiola, che di giovani talenti se ne intende, decide di aggregare Christian al roster principale per il ritiro della prima squadra in Qatar durante il break invernale. Un sogno ad occhi aperti, ma anche un vero e proprio record: Fruechtl è (persino tuttora) il giocatore più giovane del Bayern ad aver preso mai parte ad un ritiro professionistico. Alcuni sono sorpresi della notizia, ma il coordinatore delle giovanili del Bayer Monaco, Peter Wimmer non sembra affatto meravigliato:
Mentirei se dicessi che sono rimasto sorpreso dalla notizia. E’ una pura gioia per tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo dei giovani talenti qui in Baviera. Christian è diventato noto al sistema di scouting in tenerissima età. Inizialmente ciò era dovuto alla sua corporatura insolita e al fatto che era molto bravo sia come giocatore di movimento che come portiere, ma ora la sua qualità come estremo difensore è sotto gli occhi di tutti