Ecco Luca Gotti: il 'Normal One' che riesce a far dare l'anima ai suoi calciatori
Il ritratto del nuovo allenatore del Lecce
E’ inoltre un appassionato di vela e, soprattutto, di moto:
‘Sono un ducatista convinto. Quando sono arrivato al Chelsea, dopo tre giorni la mia moto era a Londra. Faccio un viaggio all’anno con mio figlio di 12 anni. Dopo aver vinto l’Europa League, sono tornato da Londra in moto. Fermandomi a Reims, la casa dello champagne. Che ho imparato ad apprezzare. Prima amavo i rossi della Valpolicella’.
Ma la sua principale virtù è quella di essere un acuto osservatore:
‘Siamo figli dell’eclettismo. In architettura è la corrente che definisce lo stile nato dalla mescolanza dei migliori stili. Lo applichiamo al calcio cercando di mettere insieme le cose migliori viste fare ad altri. Io in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione cerco la maniera migliore per farli rendere al top. Mi metto a disposizione per aiutare la squadra per il bene comune, superiore a tutto’.
Proprio a riguardo, Sergio Sottovia, esperto di calcio veneto, ha detto di lui che
‘ha la grande capacità di coinvolgere i giocatori della sua squadra puntando sui valori, da bravo educatore, con una partecipazione empatica e molto emotiva. In questo modo i suoi calciatori danno l’anima quando vanno in campo al di là dei moduli. Questa è la sua vera qualità’.
E’ soprattutto quest’ultimo aspetto – che si sposa appieno con l’atteggiamento mentale più corretto per affrontare le sfide insidiose sul proprio cammino – al centro della ragione per cui è stato chiamato al Lecce, con l’obiettivo di rilanciare un gruppo di calciatori che ha vissuto un calo principalmente psichico e che ora ha bisogno di rigenerarsi, di ricaricarsi e di tornare a dire la propria in questo ‘minitorneo’ di 10 partite per il quale sarà fondamentale approcciarsi con il giusto spirito. E’ questa la vera prova per Luca Gotti: se sarà in grado di riuscirci, potrà conquistare la salvezza - sicuramente alla portata dei giallorossi - un obiettivo che i suoi avrebbero potuto raggiungere con più tranquillità e che ora è tutt’altro che scontato. Il coach veneto ha tutte le carte in regola per farcela: ci auguriamo che possa essere l’uomo giusto - prima che l’allenatore ideale - per i salentini che sono aggrappati alla massima serie e che non vogliono mollarla per nessun motivo.
Buon lavoro, mister Luca!