È un mondo a "piede invertito"
Scelte che lasciano ancora una volta tutti perplessi. Poi con la squadra ridisegnata tutto è cambiato
Anche contro l'Empoli, dopo aver letto l'undici scelto da Gotti, siamo rimasti alquanto interdetti. In realtà, non solo un po', ma parecchio. Prima che iniziasse la partita, durante il riscaldamento, ci chiedevamo come avrebbe utilizzato Oudin e Rafia insieme, dove avrebbe schierato Dorgu e quale sistema di gioco avrebbe contrapposto all'Empoli.
Dopo un minuto dall’inizio, abbiamo capito: un 4-3-3 senza sorprese nella linea difensiva, con Guilbert, Gaspar, Baschirotto e Gallo; Ramadani come perno centrale e Krstovic in attacco. Poi, un colpo di scena: Oudin e Rafia, schierati con Ramadani a completare il centrocampo a tre, erano disposti a piede invertito, così come Banda e Dorgu.
Quando Banda è uscito per infortunio, sostituito da Pierotti, è diventato chiaro che Dorgu relegato a destra non era solo per fare spazio a Banda (più a suo agio a sinistra); era una scelta precisa, visto che anche con l’ingresso di Pierotti (ala destra naturale) il danese è rimasto lì, mentre l’argentino si è dovuto adattare a sinistra.