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L'ottava giornata della Serie A ha consegnato un risultato storico alla Fiorentina, che ha approfittato della pessima fase difensiva di un Lecce in crisi e in dieci (espulso Gallo), travolgendolo con un clamoroso 6-0 in trasferta.

Dopo il 6-0 l'impeto dei viola contro i giallorossi ormai non pervenuti era evidente. I salentini in campo sembrava solo che pregassero solo che la gara finisca presto. Il triplice fischio finale ha ufficializzato la sentenza: Lecce fermo a quota 5 e umiliato in casa, la Fiorentina sale in 5a posizione. 

Viola a quota 13 con Atalanta, Lazio e Udinese, ma con le dita incrociate per le condizioni di Gudmundsson e Kean: entrambi sono usciti per dei problemi fisici. 

Nessun alibi

A fine partita Luca Gotti, tecnico del Lecce, ha subito specificato:

Non mi pongo il problema degli alibi, mi pongo il problema della realtà. All'inizio dell'anno accettiamo questa sfida, definita come il miracolo della terza salvezza consecutiva. Perché si tira fuori la parola miracolo? Perché bisogna fare i conti con la realtà. 

La realtà è che bisogna affrontare una situazione di grande difficoltà. Per il Lecce salvarsi non è facile. Questo non vuol dire che non ce la facciamo. Io non ho intenzione di prendere la porta e scappare, so quali sono le difficoltà. 

Non mi immagino un incubo come la partita di oggi, ma questa è la nostra normalità. Se vogliamo disgregarci facciamolo, il mio compito è quello di aggregarci e affrontare le difficoltà. 

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