Vogliamo un calcio efficiente, responsabile, sostenibili e inclusivo, libero da ogni violenza e discriminazione. Questi impegni non sono un semplice slogan, ma gli assi di due documenti, piano strategico e piano strutturale. Con questa strategia cercheremo di migliorare la gestione federale, nuovi parametri economici per l’iscrizione ai campionati dei club professionisti, l’aumento delle seconde squadre e la creazione dell’accademia under 23.
L’individuazione dei cinque stadi per l’Europeo del 2032, lo sviluppo di Vivo Azzurro per il racconto sulle attività della federazione. Rivisitazione del settore giovanile scolastico con l’obiettivo di aumentare i tesserati, il miglioramento del settore giovanile scolastico di dialogare con il territorio. La valorizzazione del calcio femminile e degli investimenti nei settori giovanili, in piena linea con la riforma Zola.
Questo è quello che il calcio può fare da solo, poi ci sono delle riforme che impegnano governo e lo stato. Mi riferisco alla necessità che il legislatore reintroduca un regime fiscale agevolato per tesserare calciatore di primo livello residenti all’estero. È un dato oggettivo, grazie ai benefici del decreto crescita non più vigente i nostri club sono stati protagonisti a livello internazionale. Mi riferisco ancora al riconoscimento del tax credit per investimenti virtuosi nei settori giovanili e nelle strutture, snellire la burocrazia con una legge sugli stadi. Investire una percentuale degli introiti delle scommesse, associando percorsi di contrasto alla ludopatia.
L’abolizione di divieto di pubblicità di scommesse sul calcio, al completamento della disciplina sull’apprendistato e il riconoscimento della FIGC di impresa sociale. Questa non è una richiesta simbolica, il calcio è un asset strategico e una straordinaria opportunità per gli italiani. Siamo uno dei motori del paese, per ogni euro riconosciuto allo stato ne riconosciamo allo stato 19,7. Siamo anche decisivi per la salute pubblica grazie all’equilibrio sociale che costruiamo, questo è condiviso dall’UEFA che ha sostenuto la nostra strategia.