Cara Italia, prendi esempio da Ronaldo. Ne avresti bisogno
Il centravanti portoghese ha mostrato tutta la sua disperazione, piangendo dopo un rigore sbagliato con il suo Portogallo
Anche i migliori sbagliano. Lo ha dimostrato ieri sera Cristiano Ronaldo che si è fatto parare un rigore (uno dei pochissimi della sua carriera) durante il primo tempo dei supplementari di Portogallo-Slovenia, valevole per gli ottavi di finale di Euro 2024, sul risultato di parità.
La responsabilità del gesto, la tensione del momento (lui che ne ha vissuti tantissimi di attimi di quel genere), la paura del fallimento. Poi il crollo emotivo, le lacrime di dolore, l'angoscia di aver mandato tutto a rotoli. 39 anni e quell'ardore che ancora gli brucia dentro, nonostante tutto, nonostante i titoli vinti, la storia scritta e i record superati.
Cristiano ieri ha dimostrato perché è un campione con la C maiuscola. In quello che sarà il suo ultimo Europeo, durante la lotteria dei calci di rigore, è riuscito a rialzarsi, prendendosi ancora una volta la responsabilità di calciare il penalty, superando sé stesso, vincendo la paura (giustificata) del momento.
Nell'attimo di maggiore insicurezza e delusione, il Portogallo si stretto attorno al proprio Re, inculcandogli fiducia, speranza. Ieri i ragazzi del C.T. Martinez hanno fatto gruppo durante la fase più delicata del match, forse dell'intero Europeo. Sono riusciti a passare il turno, facendo squadra, non scomponendosi, nonostante l'errore di Cristiano, nonostante il rischio di essere eliminati. Una bella lezione di calcio, umanità e unione che è sempre bello quanto giusto poter raccontare, indipendentemente dal percorso finale che faranno i portoghesi.
Italia, prendi esempio
L'Italia dovrebbe prendere esempio non tanto per la storia passata, ma per quello che è successo in questi giorni sicuramente sì.
Tanti petali di un fiore oramai appassito caduti per terra. Delle notti magiche di Euro 2020 non è rimasto nulla, solo l'amara delusione di un gruppo mai stato tale, di un allenatore privo d'idee e di un sistema completamente da rifondare.
L'Italia quattro volte Campione del Mondo, presa a pallate dalla Svizzera senza dimenticare, negli ultimi anni, le delusioni con Macedonia del Nord e Svezia.
Davvero bisogna pensare che quanto successo tre anni fa sia stato solo frutto del caso e della fortuna? È davvero questa l'Italia dei prossimi anni?
Non può passare inosservato tutto ciò, non deve. Spero che il fondo sia stato raggiunto per poter risalire il più velocemente possibile. Non oso immaginare nella mente di Ronaldo cosa sarebbe potuto passare se i calci di rigore contro la Slovenia fossero andati diversamente ma negli occhi degli Azzurri, mi permetto di dire, non ho avvertito le stesse emozioni al triplice fischio di sabato pomeriggio. Non ho avvertito passione, non ho avvertito sacrificio, non ho avvertito niente.